Vi proponiamo tre film con tre delle migliori interpretazioni del figlio di Vittorio Gassmann
Alessandro Gassmann è nato a Roma nel 1965 dall’attore Vittoria Gassmann e dall’attrice francese Juliette Mayniel. All’età di 17 anni, indirizzato dal padre, frequenta una scuola di teatro in Toscana, "La Bottega Teatrale di Firenze". Debutta in teatro accanto al padre con l’opera “Di padre in figlio”. Nel 1996 insieme all’amico di sempre, Gianmarco Tognazzi, inizia un rapporto professionale che li vede sul grande schermo protagonisti di commedie moderne. Nel 1997 inizia a ricoprire dei ruoli più drammatici, come nei film di Ferzan Ozpetek e di Antonello Grimaldi.
Ecco tre film con alcune delle sue migliori interpretazioni:
“Il Bagno Turco – Hamam” di Ferzan Ozpetek del 1997. Francesco (Alessandro Gassmann), giovane architetto in crisi con la moglie, scopre di aver ereditato da una parente un bagno turco a Istanbul. Scopre in quella città un nuovo modo di vivere e un nuovo amore, decide di non vendere più l’Hamam e di trasferirsi lì.
“Caos calmo” di Antonello Grimaldi del 2008 con Nanni Moretti e tratto dal romanzo di Sandro Veronesi. Gassmann è Carlo Paladini, fratello di Pietro (Nanni Moretti). Carlo raggiunge suo fratello Pietro seduto su una panchina davanti alla scuola della figlia. I due, e tanti altri personaggi in perenne crisi e con il solo pensiero di farla finita, si confrontano fino a scoprire una nuova prospettiva delle cose ritrovando la voglia di vivere.
“I banchieri di Dio – Il caso Calvi”, di Giuseppe Ferrara, del 2002, è tratto dal romanzo di Mario Almerighi. Il film racconta della vicenda del Banco Ambrosiano e dell’omicidio del suo presidente Roberto Calvi. Si scoprono intrecci tra il Vaticano, la Loggia massonica P2, gli uomini d’affari milanesi, i servizi segreti e la mafia. Gassmann interpreta Francesco Pazienza, agente segreto e medico italiano coinvolto in affari di terrorismo.