L’attore napoletano Massimo Troisi è morto improvvisamente nel 1994 lasciando l’amaro in bocca del suo amato pubblico italiano.
Massimo Troisi (19 febbraio 1953 – 4 giugno 1994) è stato un regista, attore e sceneggiatore italiano. È il più rilevante esponente della nuova comicità napoletana, questa è nata agli albori degli anni settanta. Era soprannominato “il comico dei sentimenti” oppure il “Pulcinella senza maschera”. Viene considerato dalla critica come uno dei principali interpreti nella storia del cinema e del teatro del nostro paese.
Massimo Troisi: gli anni della formazione
Massimo Troisi si è formato sulle tavole del palcoscenico ed è l’istintivo erede di Totò e di Eduardo De Filippo. È stato anche accostato a Woody Allen e Buster Keaton; ha iniziato la sua gloriosa carriera con il gruppo I Saraceni ed in seguito con gli inossidabili amici de La Smorfia (Enzo Decaro e Lello Arena). Il trio è riuscito ad avere un successo inatteso e immediato, tutto ciò ha consentito al giovane Troisi di esordire nel cinema con la pellicola Ricomincio da tre (1981), il che ha decretato il suo trionfo come regista e attore. Da lì in poi la sua brillante carriera cinematografica è proseguita senza soste. Tra i duoi film migliori ricordiamo: Non ci resta che piangere del 1984, Le vie del Signore sono finite (1987), Pensavo fosse amore... invece era un calesse (1991).
Massimo Troisi: la vita privata
Negli ultimi anni della sua breve vita ,Troisi è stato legato sentimentalmente a Clarissa Burt e a Nathalie Caldonazzo; quest’ultima gli è stata vicina fino al 1994, che è l’anno della sua prematura scomparsa. L'ultima pellicola a cui ha preso parte, e per cui ricevette anche una nomination postuma come miglior attore protagonista.
Massimo Troisi: la morte e le rivelazioni sugli ultimi giorni
Massimo Troisi è morto nel sonno il 4 giugno 1994, un giorno dopo la fine delle riprese del suo ultimo film Il postino, tratto dal romanzo Il postino di Neruda di Antonio Skarmeta. Le cause della morte furono un attacco cardiaco conseguenti a delle febbri reumatiche.
Nel corso delle riprese di Il postino, Troisi dovette essere sostituito da una controfigura per alcune scene faticose. Quei momenti li ha descritti l'attore Gerardo Ferrara, che ha interpretato appunto queste scene:
Mi spiegarono il lavoro da fare e mi chiesero di girare una scena. E, con mia grande meraviglia, subito dopo lo stop, Massimo mi sorrise e mi abbracciò di nuovo. Quell’incontro mi ha fatto capire come la grandezza delle persone si manifesti nella loro semplicità e umiltà.
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