Stefano Accorsi racconta "Veloce come il vento". La trasformazione dell'attore per il nuovo film
Stefano Accorsi torna al cinema. Il nuovo film, intitolato "Veloce come il vento" è un film complesso che ha richiesto all'attore una trasformazione fisica estrema. Dal 7 aprile 2016 al cinema, "Veloce come il vento" è la storia della passione per i motori della giovanissima Giulia De Martino, proveniente da una famiglia che da generazioni sforna campioni di corse automobilistiche. Anche lei è un pilota, un talento eccezionale che a soli diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario. Ma Giulia si ritroverà a fare i conti con la vita vera e le sue problematiche, a seguire l'occhialuto fratellino che ha smesso di ridere e alle prese con il fratello maggiore, Loris (Stefano Accorsi), ex pilota ormai totalmente inaffidabile, ma dotato di uno straordinario sesto senso per la guida.
Il film è liberamente ispirato ad una storia vera
Il film, diretto da Matteo Rovere, con Stefano Accorsi e Matilda De Angelis è liberamente ispirato alla storia vera di Carlo Capone, pilota di rally pieno di talento ma segnato dalla vita, girato tra Imola e Matera, i circuiti di Vallelunga e Monza. Stefano Accorsi ha dovuto affrontare una trasformazione fisica estrema, per la quale ha dovuto perdere anche svariati kg. Nel film Accorsi è quasi irriconoscibile, capelli lunghi, denti neri, corpo magrissimo e tatuato: " Domenico Procacci, il produttore, ha subito pensato a me: sentiva nel personaggio una eco di qualcosa che avevamo già fatto insieme. Ho letto il copione, bellissimo, ho incontrato Matteo e gli ho detto che avrei fatto volentieri il film".
La lunga preparazione fisica e psicologica di Accorsi
Accorsi, che presto vedremo anche nella serie The Young Pope di Paolo Sorrentino, si è impegnato al massimo per prepararsi dal punto di vista fisico, della guida, psicologico. "Abbiamo incontrato persone con grossi problemi di droga, una ragazza che ha scritto un libro su una coppia di persone drogate che vivono questa storia d'amore e passione. Il lavoro è stato davvero lungo, di studio e documentazione. E poi c'è stato tutto il tempo necessario perché pensieri e sentimenti si sedimentassero. Molte cose infatti le abbiamo scoperte girando".