Clarissa Marchese, la retromarcia su Brizzi: "Non mi ha fatto nulla"

L'ex Miss Italia è stata una delle principali accusatrici del regista: a Domenica Live, però, ha fatto un passo indietro

Prima le accuse, ora il passo indietro. La grande "accusatrice" di Fausto Brizzi, colei che a Le Iene ci aveva messo la faccia, decidendo di uscire dall'anonimato nel servizio della trasmissione di Italia 1 ora sembra fare marcia indietro. A Domenica Live Clarissa Marchese, Miss Italia ed ex tronista a Uomini e Donne, ha infatti fatto retromarcia in merito alle accuse rivolte al regista, finito nella bufera dopo le accuse di molestie. Nel corso della trasmissione della domenica condotta da Barbara D'Urso, la Marchese è tornata sull'argomento Brizzi specificando quello che sarebbe successo nello studio del produttore. 

Clarissa Marchese, a Fausto Brizzi aveva mosso gravi accuse

"Fausto Brizzi non mi ha fatto nulla", ha detto la ex Miss Italia a Domenica Live. "Mi ha chiesto se ero disposta a spogliarmi, Brizzi però non mi ha fatto nulla, ma mi sono sentita infastidita". Frasi di altro tenore rispetto a quelle pronunciate negli scorsi giorni, sia a Domenica Live prima del servizio delle Iene e anche a Repubblica, in una intervista. 

"Se oggi parlo è per solidarietà con le altre: denunciate, non abbiate paura, le cose stanno cambiando, guardate l'America. Brizzi? Deve farsi curare, è malato di sesso, e chiedere scusa a tutte noi. Tutto risalirebbe al 2015, dopo la vittoria del concorso di bellezza". 

Fausto Brizzi, la moglie Claudia Zanella lo aveva difeso

Nella vicenda era anche intervenuta la moglie del regista di Notte Prima degli esami, attraverso una lettera aperta. "Si può e si deve dire di NO davanti a una avance di un produttore o di un regista importante, se questo non ci piace. Perché la carriera si costruisce con il talento, lo studio, l'impegno, non a letto. Mi addolora molto ascoltare le accuse che sono state rivolte a Fausto in questi giorni perché non corrispondono in nessun modo alla persona che conosco, pur nutrendo il massimo rispetto per le donne che si sono sentite ferite. Mi spiace anche perché a prescindere dal fatto che l'imputato in questo tribunale mediatico sia mio marito, non trovo affatto corretto per nessuno essere descritto come il peggiore dei criminali.