Alessandro Borghi rivela: "Forse mi piacciono pure i maschi"

L'attore del momento Alessandro Borghi, ospite al Festival di Giffoni, confessa: "Non faccio nessuna fatica ad amare un mio amico"

La 49esima edizione del Giffoni Film Festival si è conclusa proclamando i suoi vincitori dopo giorni intensi tra proiezioni e dibattiti. A destare però l'attenzione è stata la masterclass con Alessandro Borghi. Vincitore dello Special Talent Award assegnato ogni anno dalla kermesse, l'attore romano ha raccontato il suo lavoro e le sue esperienze professionali ai ragazzi di Giffoni, lasciandosi scappare una rivelazione che ha stupito ed entusiasmato il pubblico presente. 

Alessandro Borghi, vodka lemon malandrino

Borghi è stato raggiunto sul palco del festival da Giacomo Ferrara: i due hanno riformato la coppia di Suburra - La serie, ovvero Aureliano e Spadino. Il legame tra i due personaggi, in bilico tra amicizia, bromance e love story, è stato uno dei punti al centro dell'incontro. 

"Forse – si è lasciato scappare Borghi – mi piacciono pure i maschi. Non faccio nessuna fatica ad amare un mio amico. Il concetto di amore non l'ho mai messo su dei piani diversi. Se bevo due vodka lemon di solito ci baciamo".

Dinanzi al divertimento e agli applausi dei giovani spettatori, l'attore ha poi approfondito una tematica a lui molto cara: l'uso dei social

"Non li demonizzo tutti – ha spiegato Borghi – ma penso che i giovani oggi abbiano un problema enorme che si chiama Facebook. Ha completamente eliminato quella cosa bellissima che era il contatto con le persone. Se prima tu volevi dire a qualcuno che era un cretino dovevi avere il coraggio per andare a dirglielo. Invece adesso da dietro la tastierina sono capaci tutti, sono diventati tutti supereroi". 

Alessandro Borghi, Suburra e Cucchi per i giovani

Nel corso dell'incontro, Borghi ha avuto parole di incoraggiamento anche per la coscienza ecologica, i diritti e l'eguaglianza delle donne. Inevitabile inoltre un passaggio su Sulla mia pelle, che gli ha consentito di vincere il David di Donatello come miglior attore protagonista. 

"Il film su Stefano Cucchi – ha dichiarato – è nato dalla necessità di raccontare una storia, non di fare politica. È stata un'esperienza molto forte dal punto di vista delle responsabilità. Sapevo che il film avrebbe scosso le coscienze". 

Borghi si è poi congedato lanciando un messaggio importante per i più giovani. "Sentitevi liberi – ha proclamato – di dire tutto, con rispetto. Il più bel regalo che mi ha fatto il mio lavoro è di psicanalizzarmi. Non vi precludete mai la possibilità di avere a che fare con voi. Giffoni Experience non è un festival. È un luogo magico che non ha nulla a che vedere con tutto il resto. Io non so come ringraziarvi". 

L'attore ha poi postato questo scatto di ringraziamento sul suo account Twitter.

Fonte foto copertina: https://twitter.com/giffonifilmfest