Alessio Boni recita la morte di George Floyd: il video spacca il web

L'attore posta su Instagram un video in cui "interpreta" gli ultimi minuti di vita di Floyd: dopo i primi complimenti, spuntano le critiche feroci

Il mondo dello spettacolo sta commemorando in ogni modo la morte di George Floyd, l'uomo ucciso a Minneapolis dall'agente Derek Chauvin. Attori ed attrici sostengono quanti stanno scendendo in strada per protestare contro il razzismo e la violenza della polizia nei confronti della comunità afroamericana. A questi si unisce Alessio Boni, che ha deciso di postare sui social un discusso video nel quale "interpreta" in italiano la morte per asfissia di Floyd e il suo "I can't breathe".

Alessio Boni George Floyd: il video divide il web

Non appena ha pubblicato il filmato, Alessio Boni è stato subissato di complimenti dai suoi follower. 

Angosciante la vicenda e angosciante l'interpretazione: intensa, feroce. Fondamentale per agire: i tanti commenti letti o ascoltati sono già stati inghiottiti dal vortice dell'indifferenza.

Molte fan sottolineano l'immedesimazione provocata dalle immagini. 

Grazie Alessio. Ho sentito attraverso la tua interpretazione l'ingiustizia, il razzismo, l'abuso di potere e ho pensato a George Floyd, vittima di un sistema malato. Non riesco a respirare.

Chauvin ha tenuto il ginocchio premuto sul collo del 46enne nero per più di otto minuti. "Non riesco a respirare", ha ripetuto Floyd prima di perdere i sensi.

Guardando il video mi hai fatto mancare l'aria, speriamo che il sacrificio di quest'uomo cambi davvero le regole negli Stati Uniti.

Alessio Boni, Instagram si divide per il video su George Floyd

Ma gli apprezzamenti hanno presto lasciato campo alle critiche: parecchi utenti bollano Boni come un "cane tremendo".

Ma che roba è? Sei impazzito? E poi, dico, sono quattro frasi, almeno imparale a memoria... No perché l'occhietto che sbircia mentre hai lo stranguglione è trash allo stato puro.

Una sensazione condivisa da tante persone. 

Questo monologo si poteva evitare, non serve per nulla alla causa e soprattutto, lo si poteva imparare a memoria (aumentando il coinvolgimento dello spettatore) anziché leggerlo.

Altri, invece, stroncano "la disfatta di un sex symbol" perché un modo "esibizionista e compiaciuto" per onorare la morte di Floyd.

Ma questa cosa di parlare come il doppiatore di Eddie Murphy è per ricordarci che era un nero?

Il video è arrivato anche a Marco Giusti, che l'ha definito su Dagospia "il video più stracult del momento". Secondo il papà di Stracult, Boni è "armato sicuramente di ottime intenzioni", ma "recita il testo terribile del povero Floyd mentre sta morendo come se fosse in un film italiano diretto da un regista italiano. Non mi fate fare i nomi, pietà. Tanto li sapete tutti. Sono rimasto senza parole".

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#georgefloyd

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Foto copertina: www.instagram.com/alessioboni66/