La celebre attrice, da anni impegnata nella lotta per i diritti umani, ha lanciato un appello a Trump attraverso il New York Times.
Angelina Jolie ha voluto dire la sua sul discusso provvedimento firmato da Trump che ha sospeso il permesso di ingresso negli USA alle persone provenienti da sette Paesi a maggioranza musulmana. La celebre regista e attrice, che è inviato speciale del Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha scritto un articolo pubblicato sul New York Times, che comincia così:
I rifugiati sono uomini, donne e bambini coinvolti nella furia della guerra e nel mirino della persecuzione. Lungi dall'essere terroristi, sono spesso essi stessi le vittime del terrorismo.
Angelina Jolie contro Trump
L'attrice ha invitato a una seria riflessione: chiudere le porte solo per paura è disumano, mentre bisognerebbe agire solo sulla base dei fatti.
Stiamo già vivendo la peggiore crisi di rifugiati dalla seconda guerra mondiale. Ci sono paesi in Africa e nel Medio Oriente che scoppiano di rifugiati. Per generazioni i diplomatici americani hanno aderito alle Nazioni Unite nel sollecitare i paesi a mantenere aperte le proprie frontiere, e nel sostenere gli standard internazionali sul trattamento dei rifugiati. Molti lo fanno con generosità esemplare.
La Jolie ha posto la questione su cosa potrebbe succedere se, brandendo l'idea della sicurezza nazionale, si arriverà a negare i diritti umani delle persone?
Quale sarà la nostra risposta, se altri paesi useranno la sicurezza nazionale come una scusa per iniziare a tenere lontane le persone e a negare i diritti sulla base della religione? Che cosa potrebbe significare questo per i Rohingya dal Myanmar, o per i rifugiati somali, o per milioni di altre persone sfollate che sono musulmane? E che cosa fa questo per il divieto assoluto di diritto internazionale contro la discriminazione per motivi di fede o religione?
L'attrice, che ha adottato dei bambini provenienti da diversi Paesi del mondo, ha voluto parlare proprio della situazione dei minori rifugiati:
Voglio essere sicura che i bambini rifugiati potranno contare su un'America compassionevole e voglio sapere che possiamo garantire la nostra sicurezza senza escludere cittadini di interi Paesi.
Di diverso parere è Matthew McConaughey, che invece si è espresso a favore di Trump.
Fonte: New York Times
https://www.nytimes.com/2017/02/02/opinion/angelina-jolie-refugee-policy-should-be-based-on-facts-not-fear.html?_r=0