Antonio Ricci racconta quando litigò furiosamente con Berlusconi per Matrjoska

Ai tempi del dissacrante programma di Italia 1, il Cavaliere minacciò il papà di "Striscia" con un ferma porte di ferro...

È un fiume in piena Antonio Ricci nell'intervista concessa a Fabrizio Biasin per Libero. Il papà di Striscia la notizia, ripreso nell'access prime time di Canale 5 con la sua edizione numero 36, ripercorre il quarantennale del suo rapporto professionale con Mediaset, cominciato proprio nel 1983 con Drive In. Con il network non è sempre stato tutto rose e fiori, anzi: "Io ho sempre problemi con l'azienda", confessa l'autore.

Antonio Ricci, Silvio Berlusconi e il caso Matrjoska

"Ho stipulato un patto con Silvio Berlusconi che resiste anche con Pier Silvio: in trasmissione sono libero, ma i danni sono a carico mio. In ogni caso io non ho esclusive con nessuno, mai avute", spiega Ricci e racconta uno storico litigio con il Cavaliere avvenuto ai tempi di Matrjoska.

Scritto con Lorenzo Beccati, Gino e Michele, Davide Parenti, Max Greggio e i Gemelli Ruggeri, il dissacrante e controverso programma comico-satirico di Italia 1 viene sospeso a poche ore dalla messa in onda. Il motivo? In apparenza una Moana Pozzi completamente nuda che commenta un'esibizione canora del ministro Mannino e lo Scrondo di Disegni e Caviglia che vomita quando appare Pippo Baudo e sodomizza il televisore quando c'è Raffaella Carrà.

In realtà, la censura scatta per la gag del coro inconsapevole dei ragazzi di Comunione e liberazione. "Alcune sequenze sono state ritenute non coerenti con la linea editoriale della Fininvest", si legge nello stringato comunicato diffuso all'epoca da Berlusconi.

Doveva essere una cosa innovativa, a presentare ci avevo messo un venditore marocchino di quelli che commerciano tappeti. Nella mia mente doveva rappresentare Pippo Baudo. Era uno molto sveglio. Poi c'erano Moana Pozzi, Silvio Orlando, Sabina Guzzanti... Mi ero inventato questa cosa dei cori, tra gli altri quello di un gruppo di giovani di Comunione e liberazione. Li faccio arrivare e loro pensano di partecipare a un programma, boh, etnico.

Il problema è che "erano tutti figli di potenti, avvocati, notai" e "il capo ufficio stampa dell'epoca era uno di Cielle, li informa che la mia è una trasmissione con Moana nuda e altre cose e questi mandano un articolo 700, una diffida per bloccare la messa in onda". A quel punto Berlusconi convoca Ricci nel suo ufficio e gli chiede se ha la liberatoria del coro, altrimenti sarà obbligato a togliere questo sketch dalla trasmissione.

Io ovviamente gli dico di no. E allora lui mi dice: 'Allora ti blocco la messa in onda, se tu fai il ladro io non posso reggerti il sacco'. Me ne vado. I giornali si sbizzarriscono. Repubblica, invece che i brufolosi di Cielle, mette in prima pagina Moana e lo Scrondo, mica scemi, e fanno intendere che la trasmissione non va in onda per colpa loro. Balla. Io allora decido di bloccare il Drive In, ma prima mando in onda un'edizione ridotta nella quale D'Angelo in versione Sandra Milo picchia i Piccoli fans di Formigoni e Berlusconi. Insomma, esplode un casino. E Berlusconi, dopo aver ascoltato una delegazione formata da D'Angelo, Greggio e il regista Recchia, capisce che senza di me non si riesce ad andare avanti ed è costretto a riconvocarmi.

Lo showdown tra Ricci e Berlusconi avviene nello "studiolo" del Cavaliere. 

Lui mi raggiunge, prende un ferma porte di ferro, di quelli pesantissimi. Mi dice: 'Adesso ti spacco la testa perché voglio vedere cosa c'è dentro'. Allora afferro un tagliacarte e gli dico: 'E io ti faccio il vestito da prete!', che in gergo malavitoso vuol dire 'ti apro dall'ombelico alla gola!'. Ci guardiamo in cagnesco e... Esplodiamo in una risata. Alla fine ho fatto L'araba fenice... E ho messo il coro di Comunione e liberazione!

Proprio a L'araba fenice, nel 1988, Ricci e David Riondino avevano "immaginato" il funerale di Berlusconi

Antonio Ricci: Fiorello potrebbe condurre Striscia la notizia

Nel corso dell'intervista, l'autore sgancia un'altra bomba: anni fa avrebbe voluto Fiorello alla conduzione di Striscia la notizia, ma Fedele Confalonieri con una battuta maligna ha compromesso l'operazione.

Mi accordo segretamente con Fiorello che all'epoca aveva il suo programma a Sky. Avevamo già preparato il copione, Staffelli sarebbe stato l'altro conduttore e siamo d'accordo su tutto, mi dice che finito l'impegno con Sky verrà da me. Il programma non fa grandi ascolti, ma era logico che fosse così, più del numero degli abbonati era impossibile. Il buon Confalonieri, come Pier Silvio, non sapeva del mio patto con Fiorello e un giorno fa una battuta sui suoi ascolti che Fiore non digerisce.

Viene fuori "il suo animo siculo" e non se ne fa più nulla. Ma mai dire mai, magari nel 2024, perché Rosario per Ricci "è il numero uno, ha una marcia in più".