Arnold Schwarzenegger all'attacco: "Donald Trump ci fa sembrare stupidi..."

Anche l'ex governatore della California, il Terminator del cinema, contro il presidente americano

Attore ma anche ex governatore di uno stato "caldo" come la California: Arnold Schwarzenegger ha detto la sua riguardo all'ormai celebre "muslim ban", decreto di Donald Trump che sta facendo discutere tutto il mondo. Si tratta del divieto di ingresso negli Stati Uniti di persone provenienti da sette paesi Musulmani. Il Terminator del cinema ha detto la sua: "So cosa sta tentando di realizzare, la sua paura è verso individui che arrivano da altri paesi con l'intento di danneggiarci. Anche se penso che ci sia un altro modo per raggiungere l'obiettivo". L'attore ha proseguito: "Mi sono trovato nella posizione di puntare alla cittadinanza statunitense per avere il permesso di lavorare e vivere in questo paese. Ed è folle che la Casa Bianca stia emanando un simile atto esecutivo. Ci fa sembrare stupidi".

Hollywood contro Trump

Non è il primo, Arnold Schwarzenegger, ad attaccare Trump per il muslim ban. Tanti attori, in occasione dei Sag Awards, hanno detto la loro. Tra questi è stato commovente il discorso di Mahershala Ali, che ha vinto il premio per il miglior attore non protagonista per Moonlight: "Quello che ho imparato in Moonlight è quel che succede quando perseguitiamo la gente. Sono le minuzie, i dettagli che ci fanno diversi ma anche le caratteristiche che ci rendono unici", ha detto l'attore. Seguito a ruota da David Harbour, premiato per Stranger Things: "Daremo riparo ai deboli e a quelli fuori dalle righe, quelli che non hanno speranza. Andremo oltre le menzogne, cacceremo via i mostri. E quando saremo persi nel mezzo delle ipocrisia e della violenza casuale di certi individui e organizzazioni".

Trump su Twitter la risposta a Meryl Streep

Hollywood contro Trump: del resto aveva cominciato un'attrice di spicco come Meryl Streep, ancor prima del decreto contro i sette paesi, prima dell'insediamento del nuovo presidente. La Streep aveva lanciato non poche frecciatine e il numero uno americano l'aveva definita "sopravvalutata".