Ben Affleck durante un'intervista ha condiviso un commovente ricordo sul defunto e indimenticato Robin Williams
Per Ben Affleck, il film Will Hunting - Genio Ribelle ha segnato un punto di svolta nel 1997. In un'intervista rilasciata a The Guardian, il Ben Affleck del 2016 ha infatti svelato quanto sia stato importante per la sua vita e carriera.
In particolare, lavorare con Robin Williams nel film di Gus Van Sant gli ha insegnato molto:
"La maggior parte delle persone non sanno indicare il momento esatto in cui la propria vita è cambiata drasticamente ma io posso farlo. E' stato il momento in cui Robin ha deciso di recitare in quel film. Mi sentirò per sempre in debito con lui anche se ora non avrò mai modo di ripagarlo".
Sulla demenza da corpi di Lewy, che ha portato alla morte Williams, ha aggiunto: "E' una di quelle malattie orribili che distrugge la mente ed è qualcosa di particolarmente crudele se si pensa a una persona come Robin, che era sempre così brillante e sveglio.
Da un punto di vista egoistico, lui è il motivo per cui ho avuto successo in questo settore. Se Robin non avesse fatto Will Hunting - Genio ribelle, io e Matt Damon saremmo ancora seduti a parlare di come riuscire ad aggiornare quello script".
Parole toccanti, che fanno venir voglia di rivedere la pellicola in questione con il brillante attore di Jumanji. In caso non abbiate mai visto il film Will Hunting - Genio ribelle, la trama:
"All'Institute of Technology del Massachussets insegna un luminare (Skasgard), matematico conosciuto in tutto il mondo. Propone su una lavagna un problema ultracomplesso e dà un anno di tempo ai suoi allievi per risolverlo. La mattina dopo il problema è risolto. La cosa si ripete pochi giorni dopo. Il genio è tale Will Hunting (Damon), addetto alle pulizie. Will vive solo, ha un gruppo di amici fedeli, è anarchico e violento, non si fida di nessuno.
Però ha un'intelligenza inverosimile, in tutti i sensi: legge un libro in dieci minuti, conosce praticamente tutto lo scibile. Viene rintracciato e affidato a diversi psicologi, tutti letteralmente distrutti, finché si arriva a Robin Williams che trova il modo per entrare nella complessa personalità del ragazzo".