Luke Skywalker scrive a Leila: "Senza Carrie Fisher la mia vita sarebbe stata meno interessante"

L'attore Mark Hamill ha affidato la sua lettera per Carrie Fisher all'Hollywood Reporter

Pochi giorni fa la foto pubblicata da Oscar Isaac, il Poe Dameron dell'ultimo episodio di Star Wars, ha fatto il giro del web: nello scatto, sul set di Episodio VIII (al cinema da dicembre 2017) c'erano loro, Luke e Leila, Mark Hamill e Carrie Fisher, sorridenti. I due "fratelli gemelli" del cinema non apparivano nelle vesti dei personaggi che hanno reso entrambi celebri da oltre trent'anni, dai tempi di Episodio VI (era il 1983), visto che nel film datato 2015 Il Risveglio della Forza, Luke compare solo nel finale e senza Leila. Ora proprio l'attore, lo Skywalker di Guerre Stellari, ha scritto una commovente lettera per l'attrice scomparsa la scorsa settimana, e pubblicata su The Hollywood Reporter. 

"Quando eri nelle sue grazie, era la persona più divertente sul pianeta... E poi poteva cambiare improvvisamente e non parlarti per settimane e settimane. Ma questo è ciò che rende una relazione completa. La ragione non sta mai da una parte sola. Come ho detto era molto complessa, era impegnativa. Ma la mia vita sarebbe stata molto meno interessante se lei non fosse stata l'amica che è stata".

Una amicizia, quella con Carrie Fisher, fatta di alti e bassi: "Era capace di farti sentire come se fossi la cosa più importante della sua vita. Credo che sia una qualità rara. La prima volta l'ho incontrata a un pranzo e ne sono rimasto affascinato. Aveva un brutale candore nel modo di esprimersi. Mi sembrava di conoscerla da anni. Mi ha parlato del suo patrigno, di sua madre, di suo padre Eddie Fisher condividendo dettagli intimi. Ero un po' imbarazzato perché certe cose non le avrei raccontate neppure a persone che conoscevo da anni, ma lei era il mio opposto. Ti risucchiava nel suo mondo".

I due si sono conosciuti sul set di Star Wars, il primo storico capitolo (poi divenuto Episodio IV): "Era così impegnata a divertirsi e abbracciare la vita. Facevo follie per farla divertire sul set. Farla ridere per me era un onore. Ci sono stati dei momenti in cui ci amavamo, altri in cui ci detestavamo. Abbiamo attraversato tutto, come una famiglia. Sono felice di essere rimasto in contatto con lei e di averla potuta frequentare per i nuovi film. Credo che per lei la mia presenza fosse rassicurante, ero la persona di cui si poteva fidare nonostante tutto".