Michela De Paoli, vincitrice nel 2011 di "Chi vuol essere milionario?", ha raccontato a Spy la sua storia
Venerdì 7 dicembre su Canale 5 tornerà uno dei quiz show più amati della televisione: Chi vuol essere milionario?. Il programma condotto da Gerry Scotti dal 2000 al 2011 (inizialmente, quando era ancora in vigore la Lira, si chiamava Chi vuol essere miliardiario?) in Italia ha avuto solamente tre vincitori: la prima è stata Francesca Cinelli nel 2001, il secondo è stato Davide Pavesi nel 2004, la terza è stata Michela De Paoli nel 2011. Quest'ultima all'epoca della vincita era una casalinga della provincia di Pavia, con una laurea in lingue e letterature straniere: nonostante la vincita importante, ora è disoccupata.
Chi vuol essere milionario? Michela De Paoli oggi è disoccupata
Michela De Paoli ha raccontato la propria storia a Spy ha spiegato che ha utilizzato il milione di euro vinto nella trasmissione di Gerry Scotti per costruirsi una villetta, una parte del ricco malloppo lo ha invece diviso con i propri parenti. Il 20% della vincita, 200.000 euro, è invece andata nelle casse dello Stato.
Con una parte dei soldi restanti ha deciso di aprire una gelateria con il marito ma l'attività commerciale non ha avuto il successo sperato e ben presto ha chiuso i parenti. Ora sia Michela De Paoli che il marito Durim Pici sono disoccupati.
Chi vuol essere milionario? I vincitori: Michela De Paoli e la domanda finale
"Secondo la Genesi, quale fu la prima azione compiuta da Adamo uscito dal Paradiso terrestre?" fu questa la sera del 27 gennaio 2011 l'ultima domanda a cui Michela De Paoli dovette rispondere per poter vincere l'ambito montepremi di 1 milioni di euro. La concorrente aveva ancora a disposizione un aiuto, il 50:50, aiuto che utilizzò. Le due risposte che il computer lasciò furono: A) Offrì sacrifici a Dio. C) Si unì a Eva.
Michela De Paoli trovò il coraggio di accendere la risposta C, Si unì a Eva. È così che la casalinga di Pavia è diventata milionaria. Nei giorni successivi scrisse una lettera al Corriere della Sera dove affermava che avrebbe preferito trovare un lavoro piuttosto che vincere il montepremi: una lettera che ora torna d'attualità e che probabilmente riscriverebbe.