Claire Holt ha sposato Matt Kaplan: le star di Vampire's Diary sono ora marito e moglie
Claire Holt e Matt Kaplan sono finalmente marito e moglie: ad annunciare il lieto evento la stessa attrice, tramite Instagram, con un romantico bacio matrimoniale andato in scena nella giornata di ieri. 'Mr e Mrs Kaplan. Grazie alle nostre splendide famiglie per aver reso questo giorno tanto speciale'. Nove mesi dopo il fidanzamento ufficiale, le star di Vampire's Diaries si sono giurati amore eterno. Claire Holt, 27enne australiana diventata famosa grazie al personaggio di Rebekah in The Vampire Diaries, poi ripreso nella terza, nella quarta e nella quinta stagione di The Originals. Serie abbandonata con 'coraggio', proprio per trascorrere più tempo in famiglia, pianificando probabilmente anche una possibile gravidanza.
La scelta di Claire Holt
'Ho fatto una scelta di vita, non è una scelta legata alla carriera', ha confessato Claire, negli ultimi 12 mesi vista anche nei panni di Charmain Tully nella serieAquarius, prima di sbarcare in sala con il film 47 Meters Down. Circa il suo addio erano circolate numerose voci, tra cui quella di una scelta di regia: “È ridicolo” sostiene l’attrice circa la voce che gli scrittori fossero a corto di idee ed abbiano lasciato il suo personaggio fuori dallo spettacolo. “Voglio essere molto chiara sul fatto che non era finito il materiale, non me ne sono tirata fuori, non ero stufa di Rebekah e non ho deciso di lasciare a metà stagione, non esiste alcun dramma, nessuna spaccatura tra me ed i membri del cast, voglio solo dire di aver completato il mio impegno iniziale e fatto una scelta di vita più che di carriera”. La scelta è dipesa dal desiderio di Claire di tornare a Los Angeles con i suoi cari e non è stato così facile per lei, dicendo che “non era mia intenzione restare lontana da casa così a lungo”.
L'attrice conclude: “lo spettacolo ha un posto speciale nel mio cuore, sono felice di aver preso parte a The Originals, voglio continuare ad esser parte di quella famiglia a lungo, considero questo momento come un’assenza temporanea”.