Domenico Diele dal carcere: "Io eroinomane, ma è stata colpa del cellulare"

L'attore, che la sera del 24 giugno ha travolto ed ucciso Ilaria Dilillo, si professa colpevole e spiega cosa è accaduto

In lacrime dopo l'incidente, secondo i racconti dei testimoni, sinceramente pentito e desideroso di fare qualcosa per alleviare il dolore dell'uomo a cui ha strappato la figlia. Domenico Diele, l'attore di 1993 che sabato sera ha travolto e ucciso una donna di 48 anni, Ilaria Dilillo, si trova in carcere dopo l'arresto e nelle ultime ore avrebbe ripetuto di essersi distratto per colpa del cellulare e per questo travolto con la sua Audi la donna, che invece viaggiava in scooter, all'altezza dello svincolo di Montecorvino Pugliano "Sono colpevole", avrebbe detto l'attore, che poi ha continuato. "Urlerò la mia colpevolezza con tutte le forze. Non ho scuse, ho sbagliato e devo pagare. Devo pagare quello che decideranno i giudici e se servisse a qualcosa pagherei di tasca mia anche qualunque cosa alla famiglia. Però non sono un criminale. In televisione si parla di me come un assassino drogato: non è così".

Domenico Diele, attore di 1993, in carcere

Al momento Domenico Diele si trova nel carcere di Fuorni, alle porte di Salerno. A distrarlo sarebbe stato il cellulare, anche se l'attore avrebbe anche confermato la sua dipendenza dalle droghe: "Non sono uno che prima si è drogato e poi si è messo a guidare come un pazzo finendo per provocare una tragedia", si legge sul Corriere della Sera. "Sono dipendente da eroina, questo sì, ma la droga non c’entra con l’incidente. Mi sono distratto con il cellulare. Ho un telefonino che funziona male, c’è un tasto che non va, e io per cercare di fare una telefonata ho abbassato gli occhi". 

Domenico Diele in carcere: oggi l'interrogatorio

Il desiderio dell'attore è quello di incontrare il padre di Ilaria (che aveva perso la madre e che viveva proprio con il papà), come si legge ancora dal Corriere della Sera: "Vorrei incontrare il padre di quella donna, inginocchiarmi davanti a lui e ammettere le mie colpe. Ma anche provare a spiegargli che è stato un incidente e non un omicidio". Nella giornata di oggi previsto l'interrogatorio del Gip e in carcere ha incontrato il consigliere Borrelli, che ha detto: "Ho voluto incontrarlo nel corso di questa visita perché volevo assicurarmi che la sua posizione di personaggio noto non lo esponesse ad atti di bullismo. L’unica cosa che ci tengo a dire è che questa tragedia conferma quanto sia rischioso guidare dopo aver assunto droga e quanto lo sia usare il cellulare mentre si è al volante". 

 

Fonte foto in evidenza: facebook.com/Domenico-Diele