A giugno 2017 aveva investito e ucciso una donna in scooter con la sua auto: gli sono state riconosciute le attenuanti relative al rito abbreviato
Prosegue la vicenda giudiziaria che coinvolge l'attore Domenico Diele: per l'attore di 1992 e 1993 sono stati chiesti otto anni di carcere dal pm Elena Cosentino per omicidio stradale. Secondo Repubblica Diele, che nella notte tra il 23 e il 24 giugno 2017 aveva investito e ucciso la 48enne Ilaria Dilillo, potrà usufruire delle attenuanti relative al rito abbreviato. I fatti si sono svolti sulla A2, presso lo svincolo di Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno, e l'attore guidava con la patente ritirata e sotto l'effetto di droghe.
Domenico Diele è in attesa di sentenza
Il caso di omicidio stradale provocato da Domenico Diele ha scosso l'opinione pubblica italiana: la Polizia Stradale di Eboli lo ha arrestato per omicidio stradale aggravato mentre guidava con la patente sospesa per uso di stupefacenti (e nuovamente sotto effetto di droga), per aver provocato la morte della Dilillo, che era alla guida del suo scooter. Ha confessato di essere dipendente da eroina ma di essersi distratto con il cellulare ed ha trascorso alcuni giorni in carcere, prima di ottenere gli arresti domiciliari. Il 23 dicembre scorso, scaduti i termini di custodia cautelare, è stato rilasciato. Non essendosi presentato alla requisitoria, la sentenza definitiva sarà formulata il 27 febbraio 2018.
Domenico Diele: chiesto un risarcimento ai parenti della vittima
Oltre agli otto anni di carcere chiesti dal pm, per Domenico Diele dovrebbe profilarsi anche l'obbligo di una provvisionale di mezzo milione di euro da suddividere tra il padre e il fratello della vittima, Ilaria Dilillo. Per conoscere i dettagli sulla faccenda bisognerà attendere ancora qualche giorno. L'attore, che poche ore prima dell'incidente si trovava su un set nel salernitano ma quando ha provocato la tragedia era di ritorno dal matrimonio di una cugina svoltosi a Matera, era considerato tra i volti emergenti di cinema e fiction e negli ultimi anni è apparso nel film ACAB e nelle fiction 1992, 1993, 'C'era una volta studio Uno' e 'Di padre in figlia'.