"The Rock" posta un video sui social (diventato virale nel giro di pochi minuti) nel quale chiede che sia fatta giustizia
Mentre negli Stati Uniti continuano a infuriare le proteste scatenate dalla morte di George Floyd, anche Dwayne Johnson si unisce a molti altri colleghi e esprime il suo pensiero sul problema del razzismo con un video postato sui suoi profili social. È un "The Rock" decisamente addolorato e arrabbiato quello che ha parlato contro il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, senza mai nominarlo di persona.
Dwayne Johnson: Donald Trump dove sei?
Il video di Dwayne Johnson, che potete vedere al termine di questo articolo, è diventato subito virale: ad oggi conta quasi due milioni di visualizzazioni e migliaia di condivisioni e commenti. "Dove sei? Dov'è il nostro capo?", si domanda l'attore.
Dov'è il nostro leader in questo momento in cui il Paese è in ginocchio, supplica, implora, è ferito, arrabbiato, frustrato, soffre a braccia aperte, e vuole soltanto essere ascoltato?
Negli otto minuti durante i quali si rivolge ai fan, l'ex wrestler chiede una "leadership compassionevole" e un cambiamento necessario.
Dov'è il nostro leader compassionevole che si fa avanti e prende il comando di un Paese in ginocchio, e tende una mano dicendo: 'Alzati, alzati con me perché a te ci penso io. Ti sento, ti ascolto. E hai la mia parola che farò tutto ciò che è in mio potere, fino al giorno della mia morte, fino al mio ultimo respiro, per realizzare il cambiamento necessario, per normalizzare l'uguaglianza, perché le vite dei neri contano'. Dove sei?
Dwayne Johnson, padre e cittadino: "Il cambiamento è iniziato"
Johnson esprime solidarietà nei confronti dei manifestanti e riflette sul suo ruolo di attore e cittadino in questo preciso momento storico.
Certo, tutte le vite contano, ma in questo momento, proprio in questo momento decisivo, cruciale, esplosivo, in cui il nostro Paese è in ginocchio... dobbiamo dire quelle parole: Black Lives Matter.
La star di Ballers e Jumanji richiama la responsabilità individuale e il senso di solidarietà che tutti dovrebbero avere.
Dobbiamo diventare noi stessi i leader che cerchiamo. Lo chiederò un'altra volta: dove sei? Dov'è quel leader compassionevole che si fa avanti e si assume la responsabilità per il suo Paese e per tutte le sue persone? Dove sei? Vi dico una cosa: noi siamo qui. Siamo tutti qui. Il processo di cambiamento è già iniziato. Lo si può sentire ovunque. Il cambiamento sta avvenendo. Ci vorrà del tempo. Verremo picchiati. Ci prenderemo le nostre colpe. Ci sarà del sangue, ma il processo di cambiamento è già iniziato.
Nelle ore immediatamente successive alla morte di George Floyd, Johnson aveva già postato un tweet in cui si era detto "sconvolto" per una morte "senza senso".
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Fonte foto copertina: https://youtu.be/CVuj6MqoVUo