Nel 1997 vinse il Premio Nobel per la letteratura, ma fu attivissimo anche nel mondo del cinema. Addio a Dario Fo
Si è spento a Milano, all'età di 90 anni, Dario Fo, il drammaturgo che nel 1997 vinse il Premio Nobel per la letteratura. Era ricoverato da una un paio di settimane all'ospedale Sacco, dove è morto questa mattina. Tre anni fa, nel maggio del 2013, moriva Franca Rame, la sua compagna nella vita e nell'arte per oltre 50 anni.
Coì il premier Matteo Renzi: Con Dario Fo l'Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro Paese. La sua satira, la ricerca, il lavoro sulla scena, la sua poliedrica attività artistica restano l'eredità di un grande italiano nel mondo. Ai suoi familiari il cordoglio mio personale e del governo italiano.
Il drammaturgo, lo scrittore, l'autore, colui che, seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi, ha abbracciato, nel corso della sua immensa carriera artistica, anche la settima arte. Dario fo scrisse alcuni soggetti, come per Lo svitato di Carlo Lizzani; per Souvenir d'Italie, regia di Antonio Pietrangeli; Monetine da cinque lire, film televisivo per la regia di Claudio Fino; Domenica è sempre domenica di Camillo Mastrocinque; Follie d'estate per la regia di Edoardo Anton e Carlo Infascelli; Il Cantamaggio di Paolo Benvenuti e Gianni Menon; Musica per vecchi animali, di Umberto Angelucci e Stefano Benni; I promessi sposi, la miniserie televisiva per la regia di Salvatore Nocita.
Intanto su Twitter sono già numerosi i messaggi di cordoglio da parte di amici, estimatori e colleghi. Fabio Fazio, tra gli altri, scrive, Con #dariofo abbiamo perso una parte di noi. E mai come questa volta è difficile "stare allegri". Massimo Boldi ha salutato il drammaturgo con un semplice Ciao Dario; così come il Trio Medusa: Ciao a #DarioFo, il Re della parola. Così, invece, Sabina Guzzanti: l'ho saputo solo ora, sentite condoglianze a tutti. #DarioFo.