"Nessuno dovrebbe mai essere costretto a iniettare qualcosa nel proprio corpo": durissima presa di posizione dell'attrice
Evangeline Lilly ha preso parte alla "marcia dei camionisti" su Washington, il movimento sociale nordamericano che protesta contro le restrizioni che stanno facendo schizzare i prezzi alle stelle e contro l'obbligo di vaccino anti-Covid imposto dal governo per attraversare il confine tra Stati Uniti e Canada. L'attrice ha usato i social per testimoniare la sua presa di posizione "in sostegno alla sovranità fisica" e contraria ad ogni tipo di obbligo vaccinale, soprattutto per lavorare.
Evangeline Lilly: il post su Instagram che fa discutere
"Credo che nessuno dovrebbe mai essere costretto a iniettare qualcosa nel proprio corpo contro la sua volontà", scrive la star di Ant-Man su Instagram.
Sotto la minaccia di: attacco violento, arresto o detenzione senza processo, perdita del lavoro, restare senza casa, fame, perdita dell'istruzione, alienazione dai propri cari, scomunica dalla società sotto qualsiasi minaccia. Non è questo il modo. Tutto ciò non è sicuro né sano. Tutto questo non è amore. Capisco che il mondo ha paura, ma non credo che rispondere alla paura con la forza risolverà i nostri problemi. Ero a favore della scelta prima del Covid e lo sono ancora oggi.
Il post dell'attrice, corredato da diverse foto della manifestazione, si chiude con una citazione di Naval Ravikant, l'imprenditore "filosofo" fondatore di AngelList e celebre fra gli appassionati di startup e nuove tecnologie.
Tutte le tirannie iniziano con il desiderio di costringere gli altri per un bene superiore.
I sindacati dei camionisti dell'Ontario hanno annunciato un intero weekend di proteste. Convogli di tir hanno già bloccato diverse strade di confine e una lunga carovana di autotrasportatori transfrontalieri si sono radunati prima a Washington e poi ad Ottawa, dove bloccheranno le strade della capitale canadese per tutto il fine settimana.
Evangeline Lilly, l'attrice di Lost e Ant-Man controcorrente
Non è la prima volta che Lilly prende una posizione non allineata rispetto alla narrazione che Hollywood e i media mainstream fanno della pandemia. Nel marzo del 2020, la Kate di Lost aveva aspramente criticato le politiche di lockdown e distanziamento sociale, salvo poi chiedere scusa "per l'insensibilità che ho mostrato dinanzi alla sofferenza e alla paura molto reale che ha attanagliato il mondo".
Il post dell'attrice e la sua adesione al Convoy for Freedom arrivano a pochi giorni dal pronunciamento della Corte suprema degli Stati Uniti che ha dichiarato illegittimo l'obbligo vaccinale adottato dall'amministrazione Biden. Nei mesi scorsi, la Occupational Safety and Health Administration (OSHA) – l'agenzia del Dipartimento del Lavoro che si occupa di salute e sicurezza – e il Secretary of Health and Human Services avevano emesso dei regolamenti con cui si è imposta la vaccinazione anti-Covid ai lavoratori impiegati presso strutture con almeno cento dipendenti e ai professionisti del settore sanitario. La Corte ha bloccato l'efficacia del primo programma (con 6 voti contro 3) e autorizzato invece la prosecuzione del secondo con 5 voti contro 4.