Fabio Volo non ama Viva RaiPlay: "Fiorello? Il suo linguaggio non è innovativo"

Volo considera Fiorello "il numero uno" ma paragona la sua "grammatica" a quella di Alighiero Noschese

Fabio Volo è sempre più rilassato e da quando è diventato papà (di Sebastian, 6 anni il 26 novembre, e Gabriel, 4 anni) parla a ruota libera di qualsiasi cosa. L'attore, scrittore e conduttore radiofonico ha detto la sua sul fenomeno televisivo del momento: Fiorello e il suo ritorno in Rai con il varietà multimediale Viva RaiPlay. L'inedito programma comico dello showman sta facendo ottimi ascolti, ma la sua formula non convince del tutto Volo. 

Viva RaiPlay, Fiorello "non è innovativo"

Intervistato da Vanity Fair, Volo non è sicuro che "la TV in streaming" di Viva RaiPlay sia poi così rivoluzionaria. 

Fiorello fa Fiorello, è il numero uno a cantare, ballare, imitare e a improvvisare, ma la grammatica è quella di Noschese: il suo linguaggio non è innovativo

Lui la televisione l'ha bazzicata per anni: è stato inviato sul campo per Le Iene dal 1998 al 2001. Oggi non gli manca, ma è già in vista nel suo immediato futuro. 

Tornerò, sto scrivendo un soggetto per un film e ho due o tre idee per un programma televisivo, ma non è il momento giusto per la TV: non ci sono più i direttori di rete che rischiano. Se oggi due puntate non vanno bene la trasmissione viene cancellata dal palinsesto. Il primo anno de Le Iene è stato un buco nell'acqua, ma c'era qualcuno che credeva nel progetto e dopo 20 anni è ancora in onda. 

Fabio Volo, figli al centro della sua vita

Dal 14 novembre Volo sarà al cinema come voce narrante di Ailo – Un'avventura tra i ghiacci, documentario naturalistico del regista francese Guillaume Maidatchevsky che racconta l'incredibile viaggio di un piccolo cucciolo di renna attraverso le meraviglie dei ghiacci, alla scoperta di paesaggi strepitosi, natura incontaminata e animali stupendi.

Se ha accettato questo progetto, l'ha fatto solo per i suoi figli

È importante per i giovanissimi in un momento in cui l'ecologia è al centro del dibattito mondiale. Questo genere di prodotti sono più interessanti dei cartoni animati o dei film con gli animali parlanti come Il Re Leone, perché mettono i bambini in contatto diretto con la bellezza dei luoghi.