Scoppia la polemica intorno al Festival di Berlino. Il fondatore - Alfred Bauer - avrebbe avuto un ruolo attivo nel movimento nazista,
Nel febbraio 2020, la direzione del Festival internazionale del cinema di Berlino ha incaricato l'Istituto Leibniz di storia contemporanea (IfZ) di indagare sulla posizione di Alfred Bauer nella burocrazia cinematografica nazista. Il tutto è partito dalla pubblicazione sui media di fonti che hanno riesaminato il ruolo e i compiti di Bauer nel Reichsfilmintendanz (l'organo direttivo della politica cinematografica nazionalsocialista). Qual è, dunque, la verità?
Festival di Berlino, il fondatore Alfred Bauer era nazista?
Alfred Bauer è stato il fondatore del Festival di Berlino. Secondo recenti approfondimento, l'uomo - pare - sia stato coinvolto attivamente nel movimento nazista, che ebbe la sua massima espressione durante la Seconda Guerra Mondiale.
Al fine di far venire a galla la verità in merito a questa spinosa questione, la popolare kermesse cinematografica tedesca ha consultato l'Istituto Leibniz al fine di chiarire la faccenda.
Per questo motivo, è stato approfondito il ruolo e le mansioni di Bauer nel Reichsfilmintendanz - l'organo direttivo della politica cinematografica nazionalsocialista - creato con decreto di Joseph Goebbels, ministro del Reich per l'illuminazione pubblica e la propaganda, datato 28 febbraio 1942, che era l'istituzione centrale per il controllo della produzione cinematografica durante il regime nazista.
Alfred Bauer è stato consigliere del Reichsfilmintendant. Dopo la fine della guerra ha portato avanti la sua carriera nell'industria cinematografica tedesca. E, nel 1951, divenne il primo direttore del neonato Festival Internazionale del Cinema di Berlino; ha ricoperto questa posizione fino al 1976.
Lo studio dell'Istituto Leibniz su Alfred Bauer
Lo studio commissionato dall'IfZ e condotto dal Dr. Tobias Hof mostra che Alfred Bauer doveva essere consapevole dell'importante ruolo del Reichsfilmintendanz nell'apparato di propaganda del regime nazista.
Il suo impiego nella Reichsfilmintendanz ha contribuito al funzionamento, alla stabilizzazione e alla legittimazione del regime nazista. Bauer si unì presto a varie organizzazioni nazionalsocialiste (dal 1933) e divenne membro del NSDAP (Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori) nel 1937.
Inoltre, lo studio rivela che durante il suo processo di denazificazione (1945-1947), Bauer ha cercato di occultare il suo ruolo nel regime nazista attraverso dichiarazioni volutamente false, costruendo un'immagine di sé quale diversa da quella reale, presentandosi al pubblico come oppositore del regime hitleriano.
"Le nuove scoperte, ora scientificamente provate, sulle responsabilità di Alfred Bauer nel Reichsfilmintendanz e sul suo comportamento nel processo di denazificazione sono sorprendenti", afferma Mariette Rissenbeek, direttore esecutivo della Berlinale.
E aggiunge: "Tuttavia, costituiscono un elemento importante nel processo di gestione del passato nazista delle istituzioni culturali fondate dopo il 1945. Si pone quindi la questione di quali continuità orientate al personale abbiano plasmato la scena culturale tedesca negli anni del dopoguerra".
Il direttore conclude dicendo che "La nuova conoscenza cambia anche la visione degli anni di fondazione della Berlinale. Lo studio IfZ indica anche che ci sono ancora numerose lacune nella ricerca nell'analisi storica dell'industria cinematografica del dopoguerra".
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