"Credevo nella giustizia e sbagliavo": perché Gina Lollobrigida ha scritto una lettera a Mattarella

"Trattata come una criminale a casa mia": così la Lollo si definisce in una lettera inviata al Presidente dopo una richiesta legata al processo al suo ex manager e toyboy

Gina Lollobrigida è coinvolta da un anno in un processo penale che riguarda l'ex manager Andrea Piazzola, il 32enne accusato di "circonvenzione di incapace" per aver "prosciugato" i beni dell'attrice. Nel periodo tra il 2013 e il 2018, Piazzola avrebbe venduto appartamenti per 2,1 milioni e comprato auto e beni di lusso: tutto con i soldi appartenuti alla Lollo. La Bersagliera del cinema italiano è finita in tribunale e "se qualcuno di serio non prende in mano la situazione" promette di lasciare l'Italia. Lo scrive in una lettera inviata al consigliere per la stampa Giovanni Grasso e destinata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Gina Lollobrigida, casa a Roma: richiesto inventario dei beni

La Lollobrigida chiede di informare Mattarella in seguito alla richiesta del suo amministratore di sostegno, Stefano Agamennone, di inventariare i beni della sua villa romana sull'Appia Antica. 

Ho lavorato e rappresentato l'Italia nel mondo per oltre 70 anni, per avere un trattamento ignobile. Oggi a 92 anni credo di meritare un po' di tranquillità e non di essere trattata come una persona incapace, visto che non lo sono. Ho aspettato per anni perché credevo nella giustizia italiana. Mi sbagliavo e adesso hanno esagerato. 

L'attrice, sentita dal Corriere della Sera, respinge al mittente le accuse di "vulnerabilità" e non ci sta ad essere "trattata come una criminale a casa mia". 

Non capisco perché questo signore voglia un inventario di beni sui quali non ha la gestione, visto che è stato nominato solo per la tutela del mio patrimonio immobiliare e societario.

Gina Lollobrigida oggi: "Pronta a lasciare l'Italia"

L'amministratore ha chiesto un ampliamento dei suoi poteri, il giudice tutelare glielo ha concesso e così Agamennone ha anche "licenziato" il precedente avvocato dell'attrice.

Il Tribunale, tuttavia, ha giudicato Gina Lollobrigida nel pieno possesso delle sue capacità mentali. Per questo motivo, da icona del cinema italiano nel mondo, chiede una risposta alla più alta carica dello Stato. 

Come mai nel mio caso gli articoli 2-3-4 della Costituzione Italiana vengono letteralmente calpestati? È per caso un ringraziamento di fine carriera? Se qualcuno non prende in mano la situazione sarò costretta a lasciare l'Italia.

La segreteria di Grasso promette approfondimenti. Da Agamennone, invece, nessuno commento a queste dichiarazioni. 

Fonte foto: MediasetPlay