Harvey Weinstein, nemmeno il fratello Bob gli tende la mano: "Indifendibile"

A The Hollywood Reporter il produttore ha parlato del fratello dopo lo scandalo sulle molestie a Hollywood

Non si parla che dello scandalo che ha investito Harvey Weinstein, il famoso produttore accusato di molestie sessuali da un gran numero di attrici di Hollywood e non solo, visto che anche Asia Argento ha confessato di essere stata una delle "vittime" di questa sorta di sistema. Ora a parlare è il fratello e socio di Harvey, Bob, che a The Hollywood Reporter ha rilasciato una lunga intervista sull'accaduto. Subito chiaro ed evidente che Bob Weinstein non si schiera dalla parte del fratello: "Non posso lottare per quello che è indifendibile", ha detto il produttore, che ha licenziato Harvey (espulso anche dall'Academy) mandandolo via dalla casa di produzione da lui stesso fondata. 

Harvey Weinstein, lo scandalo produttore 

Bob ha parlato a cuore aperto della situazione che ha coinvolto il fratello Harvey: 

Ero consapevole come membro della famiglia che Harvey avesse bisogno di aiuto e che qualcosa non andava nel verso giusto. Sono stato anche oggetto di molti dei suoi abusi verbali, una volta anche fisici. E non sto cercando la compassione di nessuno. Non mi metto nella stessa categoria di tutte quelle donne che ha ferito. Ma è una situazione complicata quando tuo fratello sta abusando di te. L'ho capito e gli ho chiesto per molti anni di farsi aiutare. E questa è la verità.

Bob Weinstein non difende il fratello dalle accuse

A quanto pare Bob ha scoperto la verità sul fratello, o quantomeno la portata delle accuse, solo leggendo l'inchiesta del The New York Times: 

So che Harvey era un bullo, era arrogante, trattava sempre male le persone. Era questo che sapevo. E ho dovuto occuparmi di molti dei problemi che causava con i suoi dipendenti. Persone che venivano piangendo nel mio ufficio.

E poi ha sottolineato che non cambierà mestiere, continuando a lavorare nel mondo del cinema: 

Non lascerò e abbandonerò il business che ho costruito, avendo il diritto di farlo, e non lascerò i film e i registi di cui mi sto occupando. Mio fratello è quello che dovrebbe pagare tutto. E lo dico letteralmente, che si tratti di aspetti criminali o altri, sosterrò questa situazione. Ma non penso che le persone che lavorano per questa società o lo studio debbano pagarne le conseguenze