Robin Wright, la first lady di House of Cards, dichiara: “Voglio essere pagata come Kevin Spacey”
In House of Cards, la serie tv targata Netflix, l'attrice Robin Wright interpretata Claire Underwood, moglie del co-protagonista Kevin Spacey che ha il ruolo di Presidente degli Stati Uniti d'America: la first lady della tv, proprio come accade nel political drama, non ha peli sulla lingua e durante un incontro della Rockefeller Foundation parla del suo compenso che è inferiore di ben 80mila dollari in meno rispetto al collega attore e dichiara davanti a una platea di attivisti, filantropi e giornalisti: "Voglio essere pagata come Kevin"
L'Huffington Post sembra abbia riportato che, nonostante la popolarità acquisita dall'attrice grazie alla serie, il compenso di Kevin Spacey è stato di circa 500 mila dollari (circa 440 mila euro) per episodio della stagione andata in onda nel 2014 mentre quello dell'ex moglie di Sean Penn è stato nettamente inferiore.
La splendida attrice 50enne, che è stata protagonista di tutti i 52 gli episodi della serie House of Cards proprio come l'attore co-protagonista Kevin Spacey, ha svelato inoltre:
"È un paradigma perfetto, ci sono pochissimi film o serie dove l’uomo, il patriarca, e la matriarca sono uguali. In ‘House of Cards' succede".
Robin Wright ha poi ancora aggiunto:
"Ho visto le statistiche e ho notato che, per un certo periodo di tempo, il personaggio di Claire Underwood era più popolare di Frank. Ho investito in questo ruolo e ho detto: o mi pagano meglio oppure mi espongo pubblicamente. E l’ho fatto".
Non è la prima che si ribella agli stipendi inferiori rispetto ai colleghi uomini infatti prima di lei c'è stata Jennifer Lawrence che lo scorso anno aveva alzato un polverone a favore della parità dei sessi: l'attrice aveva dichiarato di essere stata pagata meno dei suoi colleghi Christian Bale, Bradley Cooper e Jeremy Renner nel film American Hustle.