Pertecipazione straordinaria di Diego Abatantuono nella commedia I Babysitter: l'intervista al grande attore
I Babysitter è una commedia di Giovanni Bognetti con Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, Andrea Pisani, Simona Tabasco, Davide Pinter, Luca Peracino, Alberto Farina, Bruno Gambarotta e con Francesca Cavallin, Antonio Catania, Francesco Facchinetti, vede anche la partecipazione straordinaria di Diego Abatantuono che veste i panni di un procuratore sportivo. Il film sarà nelle sale italiane dal prossimo 19 ottobre ed è una produzione Colorado Film, in collaborazione con Medusa Film (guarda qui il trailer).
Intervista a Diego Abatantuono
Come è stato conquistato da questo progetto? Che cosa ha pensato quando le è stato proposto? La Colorado film ha acquistato i diritti di "Babysitting", una commedia francese di grande successo, per dar vita ad un remake italiano. Era la giusta opportunità per il debutto alla regia ad un esperto sceneggiatore di storie brillanti come Giovanni Bognetti. La stessa iniziativa, più o meno, che abbiamo intrapreso l'anno scorso conla commedia di Guido Chiesa "Belli di papà", riadattamento per l'Italia di un film messicano campione di incassi.
L’idea le è piaciuta sin dall’inizio quindi? Ho capito subito che ci sarebbe stata l'opportunità di realizzare qualcosa di molto divertente. Con qualche opportuno accorgimento, naturalmente. Per esempio il personaggio che interpreto, Gianni, nel film francese originale faceva altro nella vita. Per l'Italia questa volta sembrava più consono farlo diventare un procuratore sportivo, professione molto più conosciuta. E’ stata un’intuizione di Bognetti che io ho sposato subito, perché mi ha consentito di muovermi in un ambito che conosco molto bene.
Ci racconta di Gianni Porini? Gianni è un procuratore sportivo di successo. E’ un uomo egocentrico e disattento verso i suoi sottoposti e gli altri in generale. Ha un impegno di rappresentanza a cui deve partecipare con sua moglie e la sua babysitter non è disponibile. Chiede perciò ad Andrea (Francesco Mandelli) un giovane svagato dipendente della sua azienda di vigilare suo figlio. Lo spaccia, con la leggerezza propria di chi ha abitudine a mentire, per un esperto puericultore. Ci sono poi tantissimi avvenimenti, fino a quando Gianni e sua moglie vengono svegliati all’alba dalla polizia che li invita a tornare immediatamente. Il divertimento per il pubblico nasce dalla scoperta da parte dei padroni di casa (e dei due investigatori arrivati a decifrare l'accaduto) di un video in cui gli amici di Andrea hanno meticolosamente filmato tutto quello che è successo durante la “notte brava”. Con il passare del tempo Gianni (così come sua moglie e i poliziotti) è ovviamente sempre più sconcertato perché dalle immagini filmate risulta evidente un disastro sempre più folle e incredibile. Da quelle immagini realizza con quanta leggerezza incosciente ha affidato suo figlio nelle mani di un incapace. Il video infatti provoca reazioni sempre più incredule e vivaci, ma lo "incastra" anche facendogli capire i suoi difetti, le sue mancanze e le sue inadeguatezze di padre assente.
Che cosa pensa dell'esordio nella regia di Bognetti? Tutto il bene possibile. Giovanni aveva lavorato con me come sceneggiatore per diversi altri film, compreso il tv movie "Area Paradiso" con cui avevo debuttato nella regia qualche anno fa. Lo conoscevo bene, ma in questa nuova occasione ho scoperto che ci sa fare davvero anche alla macchina da presa. Maurizio Totti, io e tutta la Colorado ne siamo particolarmente contenti perché Giovanni conosce il suo lavoro in ogni dettaglio, si informa ed è attento e appassionato.
Quali sono le scene in cui mentre girava si è divertito di più? Mi diverto sempre molto. Questa volta per fortuna in tante occasioni la troupe rideva di gusto già durante le riprese: rappresenta il primo pubblico che giudica il tuo lavoro e quel segnale è molto promettente, ti dà la carica giusta rivelandosi di buon auspicio…
Crede che il Gianni di questo film possa ricordare in qualche modo altri personaggi che lei ha interpretato? I miei riferimenti appartengono soprattutto alla grande commedia del passato di cui ero innamorato fin da molto prima che decidessi di fare l'attore. Quando giro un film cerco di mantenere sempre un realismo interpretativo, che faccia somigliare a me volta per volta i diversi personaggi: in questo caso Gianni è diverso, è una personasuperficiale e forse anche un po' pericolosa, un vero deficiente che funziona come carattere comico al quale è giusto che il pubblico si affezioni, perché si rivela determinante per dare un senso a tutto quello che accadrà. Quando sono sul set mi piace essere propositivo, mettere la mia esperienza a servizio del film. Se ritengo che ci siano delle modifiche ne parlo con regista e sceneggiatori. Anche per il mio personaggio in "I Babysitter" ho lavorato in questo modo. Così Gianni è diventato un personaggio che ho contribuito a far nascere, anche se partivamo da un copione già molto brillante e riuscito fin da subito.