Jennifer Aniston si scaglia contro i tabloid

Jennifer Aniston è stufa delle continue insistenze da parte dei giornalisti su una sua possibile gravidanza

Jennifer Aniston ha scritto una lettera aperta pubblicata sul blog che lei cura sull'Huffington Post indirizzata ai tabloid di tutto il mondo che quasi ogni giorno la seguono per fotografarla.

L'attrice denuncia il controllo ossessivo dei media e chiede rispetto per la sua vita privata.

Sono anni che si rincorrono voci di una sua possibile gravidanza, fin dai tempi in cui stava con Brad Pitt, e quasi ogni mese escono gossip che la vedono incinta senza che poi sia vero. 

Ecco le sue parole:

"Non ho mai affrontato direttamente i pettegolezzi, non mi va di alimentare l’industria delle bugie ma, dal momento che non possiedo social network, ho deciso di mettere su carta i miei pensieri. Per la cronaca, non sono incinta. Quello che sono è stufa. Sono stufa di questo controllo ossessivo del corpo che si verifica tutti i giorni ai miei danni con la scusa del “giornalismo”. Ogni giorno mio marito e io siamo tormentati da decine di fotografi aggressivi appostati fuori dalla nostra casa per ottenere qualsiasi tipo di foto. Se io sono una sorta di simbolo per alcune persone là fuori, allora è chiaro che divento un esempio del modo in cui consideriamo le nostre madri, sorelle, mogli, amiche e colleghe. Il messaggio che le ragazze non siano degne di attenzione se non sono sufficientemente magre o simili a top model, è quello che in questo modo stiamo facendo passare. Usiamo le notizie sulle star per perpetuare questa visione disumanizzante delle donne. È incinta? Sta mangiando troppo? Si sta lasciando andare? Il suo matrimonio sta naufragando perché non cura abbastanza il suo aspetto fisico?"

Nello specifico Jennifer Aniston spiega:

"Mi sono detta di non dare peso a queste cose. Ho considerato i pettegolezzi diffusi sui tabloid alla stregua di una soap opera utile alle persone per offrire loro una distrazione. Purtroppo non posso più pensare la stessa cosa perché, da decenni ormai, sono vittima di stalking. Nell’ultimo periodo mi sono accorta di una cosa: l’enorme quantità di risorse spese allo scopo di scoprire se sono o meno incinta indica il perpetuarsi di questo concetto secondo il quale le donne sono incomplete o infelici se non sono sposate o se non hanno figli. Io sostengo che una donna possa sentirsi completa anche se non ha un compagno o un figlio. Queste decisioni appartengono solo a noi stesse. Non abbiamo bisogno di essere sposate o madri per sentirci complete. Sì, magari diventerò madre un giorno, ma se dovesse accadere sarò la prima a farvelo sapere. Ma non sono alla ricerca di una maternità perché mi sento incompleta. Non ne posso più di sentirmi inferiore perché il mio corpo sta cambiando o perché ho mangiato un hamburger a pranzo e quindi, da una certa angolazione fotografica, potrei risultare grassa o incinta. Credo che i tabloid non cambieranno modo di fare notizia nell’immediato ma sta a noi decidere che cosa comprare, e forse quando le vendite saranno diminuite, i giornali di gossip saranno costretti a umanizzare il proprio modo di fare notizia perché i consumatori avranno smesso di acquistare stronzate."