L'attore ha filmato i "riots" di Chicago e li ha postati sui social: mentre riprendeva è stato colpito con manganelli e spray al peperoncino
John Cusack sta prendendo parte in prima persona alle proteste negli Stati Uniti scoppiate dopo la morte di George Floyd, l'uomo afroamericano ucciso dal poliziotto Derek Chauvin in seguito a un arresto a Minneapolis. Le manifestazioni sono esplose in almeno 30 città degli States, come Detroit, New York, Portland, Atlanta e Chicago. L'attore ha usato i social per testimoniare quanto gli è accaduto nella "Windy City": è stato attaccato dalla polizia mentre filmava gli scontri. Cusack stava riprendendo col cellulare quanto accadeva mentre era in sella alla sua bicicletta.
John Cusack: video della polizia che lo attacca sui social
"Agli agenti – scrive Cusack su Twitter – non è piaciuto vedermi filmare l'auto che bruciava, così sono venuti da me con i manganelli e hanno colpito la mia bicicletta".
Anti-trumpiano, sostenitore democratico e del movimento Black Lives Matter, John Cusack aggiunge in un tweet successivo che è stato raggiunto dallo spray al peperoncino, usato da altri poliziotti.
Sarei molto sorpreso se fosse un evento di uno o due giorni. Potrebbe essere l'inizio della fine della ripugnante era di Trump. Grazie a Dio, sembra che l'indignazione stia raggiungendo il suo picco.
Dopo aver postato il video, Cusack ha continuato ad accusare con altri post la polizia americana e il "fascista Trump", che ha dichiarato gli "Antifa" nemici pubblici dello stato al pari dei terroristi. Secondo quanto riferisce la Cnn, sono circa 4mila le persone arrestate finora.
John Cusack oggi: si unisce ai riot contro Trump
Cusack ha postato anche la foto dell'arresto di Wesley Somers, un ragazzo di 25 anni portato in carcere dai detective e dagli agenti della SWAT di Nashville con l'accusa di incendio doloso e vandalismo per aver dato fuoco al tribunale della città del Tennessee sabato sera.
Nessun gas lacrimogeno, nessun taser, nessun proiettile di gomma: vi siete chiesti perché?
La risposta è semplice, secondo Cusack: Somers è un sostenitore di Trump, già arrestato nel 2016 perché sorpreso a farsi di eroina davanti a due bambini nel parcheggio di un supermercato di Nashville. A differenza di manifestanti e giornalisti, Wesley non presenta neanche un graffio.
Nei cinguettii successivi, Cusack non risparmia nessuno, in primis Trump, che definisce "un truffatore con una lunga storia criminale prima di essere eletto". Il presidente si è rifugiato nel bunker della Casa Bianca per mettersi al sicuro dalla furia dei manifestanti: così si comporta "un vigliacco, non un leader", conclude l'attore.
Cops didn’t like me filming the burning car so they came at me with batons. Hitting my bike.
— John Cusack (@johncusack) May 31, 2020
Ahhm here’s the audio pic.twitter.com/tfaOoVCw5v”
Foto copertina e foto interna: https://twitter.com/johncusack