Kevin Spacey ancora nei guai: tre uomini lo accusano di violenza sessuale

Aperta un'inchiesta in Gran Bretagna sull'attore: avrebbe "indotto una persona a impegnarsi in attività sessuali penetrative senza consenso"

Continuano i guai giudiziari per Kevin Spacey. L'attore due volte premio Oscar, finito nella lista degli indesiderati di Hollywood dopo le accuse di molestie che gli sono piovute addosso negli ultimi sei anni, è stato incriminato in Gran Bretagna con quattro capi di imputazione per violenza sessuale nei confronti di tre uomini. A rivelarlo è Rosemary Ainslie, a capo della Special Crime Division del Crown Prosecution Service, l'ufficio del giudice per le indagini preliminari britannico.

Kevin Spacey accusato di violenza sessuale

Il CPS ha aperto un'inchiesta su Spacey, 62 anni, per "aver costretto una persona a partecipare ad atti sessuali che comprendevano la penetrazione senza il suo consenso", si legge nel comunicato diffuso dalla pubblica accusa. Le indagini sono state condotte dalla Metropolitan Police, che ha raccolto il materiale poi passato ai magistrati.

La BBC fa sapere che i casi risalgono al marzo del 2005, all'agosto del 2008 e all'aprile del 2013. Il primo uomo che ha sporto denuncia è attualmente sui 40 anni, gli altri due sui 30. I fatti sarebbero avvenuti a Londra e nel Gloucestershire. Spacey è un cittadino statunitense e non è stato ancora formalmente accusato perché in questo momento non si trova in Inghilterra.

Il Crown Prosecution Service ricorda che "tutti i procedimenti contro Kevin Spacey sono in fase di giudizio, e che lui ha diritto a un giusto processo". Una doverosa precisazione considerando che le accuse precedenti contro l'attore sono cadute e i due casi in cui è stato coinvolto, il primo del 2019 e il secondo del 2020, sono stati archiviati dal Tribunale di Los Angeles.

Kevin Spacey oggi: ritorno al cinema in forse?

Un'autentica damnatio memoriae ha colpito l'attore in seguito alla prima denuncia di Anthony Rapp, un giovane attore che avrebbe molestato negli anni '80, e all'esplosione del #MeToo. Spacey si è visto sbattere la porta in faccia dai maggiori produttori e le emittenti televisive hanno pure smesso di trasmettere i film nei quali ha recitato, da I soliti sospetti ad American Beauty

Licenziato da House of Cards per presunti approcci inopportuni con alcuni membri della troupe, l'attore  è stato persino "cancellato" da Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott: le scene che aveva realizzato sono state rigirate con Christopher Plummer al suo posto. Inoltre i produttori della serie in cui ha interpretato il presidente Frank Underwood per cinque stagioni, gli hanno chiesto 31 milioni di dollari di risarcimento per aver violato le regole di condotta.