Kevin Spacey, ecco quanto è costato a Netflix lo scandalo che lo ha coinvolto

La piattaforma streaming ha perso ben 39 milioni di dollari per aver interrotto la collaborazione con l'attore

Fino a pochi mesi Kevin Spacey era la star indiscussa di House of Cards, serie TV di successo in cui l'attore ha interpretato per cinque stagione la parte del protagonista, Frank Underwood. Poi, le diverse accuse di molestie sessuali ricevute hanno posto fine alla sua collaborazione con Netflix: l'azienda con sede in California ha infatti licenziato l'attore due volte Premio Oscar, estromettendolo dalla sesta stagione di House of Cards (le cui riprese dovrebbero riprendere nei prossimi mesi) e sospendo il progetto Gore, ovvero il film sulla vita dello scrittore Gore Vidal che ora, probabilmente, non verrà più realizzato. La notizia del giorno è però che Netflix decidendo di mettere fine alla collaborazione con Kevin Spacey ha perso ben 39 milioni di dollari.

Kevin Spacey: Netflix lo ha licenziato, ma a che prezzo!

A comunicare la notizia è stato l'amministratore delegato di Netflix David Wells"Abbiamo perso 39 milioni di dollari per contenuti non diffusi e progetti che abbiamo deciso di sospendere" ha dichiarato il dirigente delle piattaforma streaming che, pur non dichiarandolo ufficialmente, ha fatto intendere che la causa della forte perdita economica è proprio il licenziamento di Kevin Spacey. "Finora non avevamo mai dovuto affrontare una perdita di queste dimensioni legata a uno scandalo sessuale - ha continuato David Wells - è stato qualcosa di inusuale e inaspettato".

Kevin Spacey, in House of Cards anche un episodio di razzismo?

Come se le accuse di molestie sessuali non bastassero, Kevin Spacey nelle scorse settimane era tornato al centro delle cronache perché accusato anche di razzismo da parte di Earl Blue, il presidente della VIP Protective Services, un'agenzia che si è occupata di sicurezza sul set di House of Cards nella prima stagione. Secondo Earl Blue, alla sua agenzia non sarebbe stato rinnovato il contratto per la seconda stagione perché Kevin Spacey non avrebbe voluto persone afroamericane sul set della serie TV.