L'attore Kit Harington - che interpreta Jon Snow ne Il Trono di Spade - ha sottolineato il fatto che nei cinecomic Marvel non ci sia la presenza di attori omosessuali.
La star de Il Trono di Spade, Kit Harington - che, nell'amata serie, interpreta Jon Snow - ha espresso le proprie opinioni e preoccupazioni per quel che concerne la rappresentazione gay nei film di supereroi, prendendo di mira, in particolare, i titoli prodotti dai Marvel Studios. Questa presa di posizione scaturisce dal fatto che, secondo l'attore, non è presente nemmeno un attore gay nei cast dei vari cinecomic. Ecco cosa ha rivelato l'attore a Variety.
Kit Harington vs Marvel per l'assenza di attori gay
"C'è un grosso problema con la mascolinità e l'omosessualità che non possono in qualche modo andare di pari passo", ha detto Harington in un'intervista sull'inclusività a Variety. "Che non si possa avere qualcuno in un film Marvel che sia gay nella vita reale e che interpreti qualche supereroe. Voglio dire, quando succederà?".
La Marvel ha fatto passi da gigante per quel che concerne l'introduzione di attori di colore nei propri cast, soprattutto grazie a Black Panther e il presidente dello studio, Kevin Feige, ha rivelato che ci saranno presenti ancora più minoranze e una maggiore spinta per l'uguaglianza nella Fase Quattro.
Naturalmente, la rappresentanza femminile è in cima all'ordine del giorno, anche con l'imminente arrivo di Captain Marvel, quale maggiore guida femminile nell'universo cinematografico Marvel. Il personaggio sarà interpretato da Brie Larson.
Gender e cinecomic, i limiti dei film
La rappresentazione di personaggi LGBTQI sullo schermo è stata limitata nei film, rispetto alle rispettive presentazioni nei fumetti tradizionali: basti pensare, infatti, alla natura bisessuale di Valchiria, interpretata in Thor: Ragnarok da Tessa Thompson, che è stata totalmente oscurata nella trama.
Pertanto, l'obiettivo di Harington è quello di sensibilizzare gli studios sul tema, affinché anche i fan facciano pressioni - in tal senso - in modo da dare maggiore spazio anche a attori - e, relativamente - anche a personaggi che abbiano orientamenti sessuali diversificati.