Lino Toffolo - Johnny Bassotto: la sigla più amata d'Italia

Lino Toffolo è stato l'autore di Johnny Bassotto, ma i suoi successi spaziano da cinema al teatro, passando per la musica...

Venezia, 17 Maggio 2016

L’elenco dei successi di Lino Toffolo è lunghissimo. La sua vita si è svolta tra cinema e teatro, ma è stata soprattutto dedicata alla commedia. La sua opera più popolare risale al 1976 e fu Johnny Bassotto, una canzone per bambini scritta da Bruno Lauzi e Pippo Caruso.

Il brano è stato la sigla del programma domenicale abbinato alla Lotteria Italia, motivo per cui è ancora oggi nel cuore di molti italiani.

 

«Avrebbe voluto nascere a Betlemme, ma l’idea era già stata ampiamente sfruttata, cosicché ebbe i natali in una amena isola della laguna di Venezia che in tal modo ebbe un motivo in più per essere famosa nel mondo. Correva l’anno 1934», cominciava così la sua autobiografia.

Il suo esordio risale al 1963, al Derby con altri personaggi che, come lui, inizieranno proprio lì la scalata verso la notorietà: Enzo Jannacci, Bruno Lauzi, Franco Nebbia e in seguito Cochi e Renato, Felice Andreasi.

Il suo ruolo è quello dell’ubriaco veneziano, con anche alcune canzoni di sua composizione. Tra le sue canzoni ricordiamo anche Gastu mai pensà, struggente canzone d’amore, che Enzo Jannacci traduce in italiano due anni dopo con il titolo Hai pensato mai.

Con la RCA Italiana incide il suo disco di maggior successo, Oh Nina (vien giù da basso che te vogio ben), con cui partecipa anche al Cantagiro 1969. 

Il debutto al cinema avviene nel 1968 nel film Chimera, diretto da Ettore Maria Fizzarotti. Da allora, e per un decennio, interpreta molti film di successo con partecipazioni in film di Monicelli (Brancaleone alle crociate, 1970), Festa Campanile (Quando le donne avevano la coda, 1970; Il merlo maschio, 1971; Quando le donne persero la coda 1972; L’emigrante, 1973), De Bosio (La Betìa ovvero in amore, per ogni gaudenza, ci vuole sofferenza, 1971), Samperi (Un’anguilla da trecento milioni, 1971; Beati i ricchi, 1972; Peccato veniale, 1974; Sturmtruppen, 1976), Celentano (Yuppi du, 1975), Mogherini (Culastrisce nobile veneziano, 1976) e Risi (Telefoni bianchi, 1976).

L’ultima sua interpretazione cinematografica è nel film satirico Scherzi da prete diretto nel 1978 da Pier Francesco Pingitore. Toffolo dà il volto e soprattutto la voce al personaggio di Monsignor Cassola, vescovo da cui dipende la parrocchia dell’irrequieto sacerdote don Tarquinio, interpretato da Pippo Franco.

Il suo film Nuvole di vetro, risale al 2006 ed è da lui scritto, diretto ed interpretato: i dialoghi sono interamente in lingua veneta.  

Sul piccolo schermo ha cominciato ad apparire verso il finire degli anni sessanta: è stato, tra l’altro, a fianco di Alighiero Noschese in Canzonissima 1971. E' apparso nelle due serie di Dio vede e provvede (1997 e 1998) e nelle fiction con Lino Banfi Scusate il disturbo (2009) e Tutti i padri di Maria (2010), mentre nel 2007 partecipa al programma Stiamo lavorando per noi condotto da Cochi e Renato. Nel 2013 partecipa alla fiction con G.Proietti L’ultimo papa re, nel ruolo di Serafino.

Fonte foto: Pinterest