È morto Luciano De Crescenzo: addio allo scrittore e regista di Bellavista

È scomparso a 90 anni nella sua casa a Roma "l'ingegnere filosofo" napoletano Luciano De Crescenzo: soffriva da tempo di una brutta malattia

All'età di 90 anni (ne avrebbe compiuti 91 il prossimo 18 agosto), è morto a Roma lo scrittore napoletano Luciano De Crescenzo. "L'ingegnere filosofo", come veniva definito, era malato da tempo: soffriva da anni di una malattia neurologica e si è spento per le conseguenze di una polmonite. Autore di successo e uomo di spettacolo nato e cresciuto nel quartiere San Ferdinando, nella zona di Santa Lucia, De Crescenzo ha scritto oltre 50 libri, venduto oltre 18 milioni di copie in tutto il mondo, diretto 4 film e soprattutto con la sua profonda ironia ha saputo raccontare i miti e la filosofia a tutti.

Luciano De Crescenzo: morto a 90 anni "l'ingegnere filosofo"

Dopo essersi laureato in ingegneria idraulica col massimo dei voti e aver lavorato per vent'anni presso l'IBM, De Crescenzo "scoprì" la vocazione di "scrittore divulgatore" pubblicando nel 1977 il suo primo libro, Così parlò Bellavista, il cui enorme successo gli aprì le porte del mondo dello spettacolo. 

Così parlò Bellavista diventò anche un film di culto nel 1984, vincitore di due David di Donatello e caratterizzato da un cast tutto partenopeo guidato da De Crescenzo stesso, Benedetto Casillo, Sergio Solli, Isa Danieli, Marina Confalone e Riccardo Pazzaglia, protagonista della celebre scena del cavalluccio rosso. 

Nel 1985 De Crescenzo realizzò anche il seguito, Il mistero di Bellavista, e tornò alla regia altre due volte con 32 dicembre nel 1988 (film a episodi interpretato da un ricco cast con i soliti Casillo e Solli, Caterina Boratto e Massimo Serato, un grande Enzo Cannavale) e con Croce e delizia nel 1995, con Teo Teocoli ed Isabella Rossellini. 

Da attore, De Crescenzo ha recitato accanto a Sophia Loren e Luca De Filippo in Sabato, domenica e lunedì di Lina Wertmüller ed è apparso nei panni di un boss mafioso nel film per la tv Francesca e Nunziata, ancora della Wertmüller. 

Luciano De Crescenzo, film e libri per la sua Napoli

Dopo il successo televisivo ottenuto partecipando al Maurizio Costanzo Show e ad alcuni spettacoli di varietà insieme a Renzo Arbore, De Crescenzo si dedicò alla saggistica e alla narrativa, fino a cimentarsi con una sorprendente Storia della filosofia greca.

Nel 2018 ha pubblicato Sono stato fortunato, l'autobiografia nella quale ha raccontato i compagni di scuola, i primi amori, il lavoro di informatico e soprattutto la sua Napoli. "Ora – scriveva De Crescenzo nel libro –, una cosa è certa: una vita dove fila tutto liscio sarebbe di sicuro noiosa. Qualche contrarietà deve esserci, e io, grazie a Dio, le ho avute. Proprio per questo mi sento di dire che sono stato fortunato".

Salvatore Esposito, il Genny Savastano di Gomorra, l'ha voluto ricordare su Twitter così.

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