Magalli rinviato a giudizio per diffamazione: dovrà comparire in tribunale

La lite infinita tra Giancarlo Magalli e Adriana Volpe arriva in tribunale: il processo inizierà il 15 luglio prossimo

Giancarlo Magalli è stato rinviato a giudizio per diffamazione. Il Tribunale di Milano ha disposto questo procedimento nei confronti del conduttore per aver diffamato la collega Adriana Volpe in un'intervista rilasciata al settimanale Chi. Il processo inizierà il 15 luglio prossimo avanti alla quinta sezione del tribunale lombardo. I fatti risalgono al 2017: Magalli e Volpe, già ai ferri corti da anni nel programma tv I fatti vostri, erano alle prese con la consueta rassegna stampa. Facendo cenno all'età del presentatore, la showgirl aveva sottolineato i 70 anni di Giancarlo e il suo imminente ingresso nella terza età. 

Magalli Volpe, tribunale deciderà il 15 luglio

"Sei proprio una rompipalle": era stata questa la replica stizzita di Magalli all'appunto della Volpe. Ma l'espressione lesiva della reputazione della conduttrice sarebbe arrivata in un'intervista al magazine diretto da Alfonso Signorini. Magalli, tuttavia, ha sempre sostenuto di non aver mai parlato di lei in quell'occasione. "Un assurdo totale", ha detto il presentatore. 

"Non so nemmeno se ci sarà un'udienza. Probabilmente, il giudice archivierà, perché è una querela che non ha fondamento giuridico. E a quel punto valuterò io se querelarla per calunnia", ha aggiunto. La Volpe, invece, aveva assicurato di aver querelato il collega due volte, la prima alla procura di Milano per l'intervista a Chi e la seconda a Roma per le dichiarazioni su Facebook. 

Adriana Volpe: Magalli rinviato a giudizio

Sui social, infatti, Magalli ci era andato giù duro con la showgirl. "Le ho detto solo che è una rompipalle e quello è un fatto, non un insulto", le parole del conduttore. "Poi lei, e questo forse ti ha coinvolto, ha cercato di farlo passare come un insulto alle donne, ma io ce l'avevo solo con lei, non con le donne che ho sempre rispettato e che forse si sentirebbero più insultate se sapessero come fa a lavorare da 20 anni…", la sua bordata.