Marco Giallini: "Parlo ancora con mia moglie, e i miei figli mi dicono ti amo"

L'attore a cuore aperto in un'intervista a "Corriere": "Alla fine, io sto in lockdown da quando è morta Loredana"

Marco Giallini si racconta a cuore aperto in una lunga e dolente intervista concessa al Corriere della Sera. Al centro della confessione dell'attore romano c'è sempre lei, la moglie Loredana, colpita da un'emorragia cerebrale e morta tra le sue braccia nel luglio del 2011. Sono passati dieci anni da quella terribile perdita, ma "alla fine, io sto in lockdown da quando è morta Loredana", rivela il Rocco Schiavone del piccolo schermo.

Marco Giallini, moglie Loredana sempre nei suoi pensieri

Nato in una famiglia operaia, Marco Giallini si è tuffato nel lavoro per dimenticare. Dal 2011 ad oggi ha recitato in una trentina tra film, serie e programmi. Gli ultimi sono Ritorno al crimine di Massimiliano Bruno e Io sono Babbo Natale di Edoardo Falcone. Eppure, tutto torna alla scomparsa della sua Loredana.

Il dolore era troppo. Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all'altro dura due anni, poi, capisci che morire è prassi. Ma non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie per le vacanze.

L'attore ricorda i momenti difficili, gli esordi alla "Scaletta" di Roma e la lunga gavetta prima di sfondare. Il suo primo successo arriva soltanto nel 2008 con il personaggio del Terribile nella serie Romanzo criminale.

Ci siamo messi in 40 metri, non eravamo abbienti. Ci siamo sposati nel 1993, facevo teatro e altri lavori per fare la scuola di recitazione.

Marco Giallini, i figli li tira su da solo: "Sono un tato"

Oggi Giallini tira su i suoi due figli di 5 e 12 anni da solo. Perché non ha e non ha mai avuto una tata. 

Io sono tato. Qui faccio tutto io. 

Da dieci anni si impegna con tutto se stesso "per dare una possibilità in più ai figli". 

Dovevo tirarli su come ci eravamo promessi. Lei voleva che facessero il Classico: uno lo fa, l'altro l'ha finito: è una cosa stupenda.

Le emozioni profonde con loro le prova quando gli dicono "Ti amo".

Quanti figli ti dicono: ti amo? Sono bravi. La notte ancora aspetto il rientro dei ragazzi, sto sempre lì che stanno per morire. Poi, li sento e scrivo: buonanotte, amori.

Il dolore per la scomparsa della moglie, però, non passa mai. Come Rocco continua a vedere e a confrontarsi con la sua Marina.

Ti dimentichi un po' la voce ma io ci parlo ancora. Quando sto solo e qualcosa non va. Dico: 'Eh amore mio...'.

Perché Marco era innamorato di Loredana, e lo è ancora, rivela al Corriere.

Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una.

Fonte foto copertina: Ufficio stampa Rai