Marylin Monroe celebrata con una mostra a Roma

Fino al 30 luglio oltre 500 cimeli tra oggetti e foto sono in mostra al Palazzo degli Esami a Roma

Una mostra dedicata alla donna, ancora prima che all'attrice, a Marylin prima di essere la Monroe: è quella dedicata alla star del cinema al Palazzo degli Esami, visitabile fino al prossimo 30 luglio e curata da Fabio Di Gioia, il Ceo di Da Vinci Grandi Eventi, e del collezionista Ted Stampfer. Un modo per mostrare la Marylin Monroe sfuggita all'occhio delle telecamere, la Marylin Monroe più intima, che in questa esposizione viene raccontata attraverso i suoi stessi oggetti. ''Marilyn era un cocktail di personalità. E' stata un'esplosione per gli anni '50, per l'industria cinematografica, molto più determinata di quel che si pensa a giudicare dagli appunti su copioni e contratti, capace di trasgredire senza mai far male o offendere qualcuno. Le ragazze di oggi le devono molto'', ha comentato Fabio Di Gioia. 

Marylin Monroe, l'ultima asta 

Il collezionista Ted Stampfer è da sempre appassionato della grande star, sin dalla tenera età, tra coloro che acquistarono oggetti appertenuti alla Monroe nell'asta di Christie's in cui la vedova di Lee Strasberg, erede di Marylin, vendette gli oggetti appartenuti all'attrice. "A quell'asta, durata 3 giorni - racconta Stampfer - Maria Carey si aggiudicò il pianoforte e lo stilista Tommy Highfield i jeans. Ma quello che mi è sempre interessato è un racconto rispettoso di Marilyn, senza seguire o alimentare pettegolezzi e rumors'.

Marylin Monroe raccontata con 500 cimeli

La mostra - in cui non sono presenti ovviamente solo oggetti che appartengono a Stampfer ma anche ad altri collezionisti - permetterà ai visitatori di ammirare circa 500 cimeli, tra oggetti e foto, raccolti in 14 diverse sezioni cronologiche. Un modo, questo, per fotografare al meglio il calmbiamento della giovane, divenuta pian piano star indiscussa dello spettacolo. Ragazza che inseguiva il suo sogno, poi attrice e produttrice. C'è molto di lei, gioielli ma anche appunti, locandine, messaggi, e la targa del David di Donatello vinto nel '59 per Il principe e la ballerina, che appartiene a Bulgari.