Michael Caine non lavorerà più con Woody Allen, ecco perché

Dopo che Dylan Farrow ha accusato il padre adottivo, Woody Allen, di averla molestata da bambina, Michael Caine ha deciso di non lavorare più con il regista.

In un'intervista concessa al The Guardian, Michael Caine ha dichiarato di non voler più collaborare con Woody Allen, dopo che il regista - insieme ad altri personaggi dello star system, tra cui il pluricitato Harvey Weinstein - è stato coinvolto nello scandalo delle molestie che ha fatto tremare Hollywood. Il cineasta che, di recente, ha diretto La ruota delle meraviglie è stato accusato dalla figlia Dylan Farrow, di averla violentata da bambina e di averle rovinato l'infanzia. 

Michael Caine, film con Woody Allen? "Non lavorerei più con lui"

Alla luce delle accuse mosse dalla figlia di Woody Allen nei confronti dello stesso padre, Michael Caine prende le distanze dagli scandali che stanno assorbendo il mondo del cinema, affermando, durante un'intervista a The Guardian, di non voler più collaborare con il famoso regista. Ecco le sue parole:

Sono scioccato. Sono un sostenitore di una delle organizzazioni contro gli abusi sui minori e condanno fermamente la pedofilia. Non posso accettarlo, perché mi sono divertito con Woody, con il quale è stato fantastico lavorare. Inoltre, l'ho presentato persino a Mia Farrow. Non mi dispiace lavorare insieme, non mi pento di averlo fatto, ma non lavorerei più con lui. 

Questa la posizione dell'attore 85enne, che ha lavorato con Allen nel film criminale Hannah e le sue sorelle nel 1986 . Ha ricevuto uno dei suoi due Oscar proprio per aver recitato in questa pellicola.

Le accuse di Dylan Farrow

Come è noto da diverso tempo, Dylan Farrow ha parlato per la prima volta a sette anni circa le molestie subite: il regista ha negato tutte le accuse che gli sono state mosse dalla ragazza, ma il caso non è andato avanti. Ecco le parole di Dylan, estrapolate da un'intervista televisiva rilasciata al programma di CBS This Morning: “Quello che non capisco è: com’è che questa mia folle storia si essere stata sottoposta al lavaggio del cervello e diventata più credibile delle mie accuse di essere stata aggredita sessualmente da mio padre?". 

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