Myriam Catania: "È successo che ho visto Luca con un'altra persona e io mi sono innamorata di un'altra”

Myriam Catania a Vanity Fair racconta i suoi progetti professionali ma anche la fine del suo matrimonio con Luca Argentero

L'attrice e doppiatrice italiana Myriam Catania, che nel luglio del 2009 si è sposata dopo 5 anni di fidanzamento con attore Luca Argentero, intervistata da Vanity Fair ha raccontato non solo dei suoi progetti attuali come interprete ma si è anche lasciata andare ad alcune dichiarazioni circa la fine del suo matrimonio con l’affascinante collega ed ex concorrente del reality show Mediaset, “Grande Fratello”.

"L’amore non finisce, ma cambia, Diventa più profondo. E non parlo solo dell’amore di coppia, ma in generale di quello per un fratello, un amico, un compagno anche perché Luca per me era tutto questo. Oggi quel sentimento c’è ancora, ma è libero, consapevole» Così racconta la bella attrice romana, il sentimento che ancora la lega al suo ex e storico compagno Argentero ma aggiunge anche che quel percorso, come si può d’altronde immaginare, non è stato di certo facile.

«Ho fatto un grande lavoro su me stessa per arrivare a questa consapevolezza, anche se io in realtà l'ho sempre fatto. Il mio lavoro ti porta a guardarti dentro spesso, e vado in analisi da diversi anni. Così ho cercato di tirare fuori la parte più debole e fragile che abbiamo tutti e l’ho trasformata in forza. La sofferenza va trasformata in qualcos'altro e alla fine rimane solo l'amore che abbiamo provato e che continuiamo a provare. Per carità, non è semplice: soffri e ci vuole del tempo per elaborare le cose, ma alla fine conta solo l’amore». 

Alla domanda esplicita poi della giornalista di Vanity Fair"Cos’è successo tra voi", Miriam Catania ha risposto senza fare tanti giri di parole: «È successo che ho visto Luca con un'altra persona (Cristina Marino), e io mi sono innamorata di un'altra (Quentin, direttore creativo di un'agenzia pubblicitaria). Ho provato a vedere le cose da fuori, non è una cosa immediata, anche qui ci vuole la saggezza che è degli anziani e quindi richiede tempo».