La giornalista di La7 scrive al Corriere della Sera: "La nostra città versa in uno stato di incuria e disagio"
Stanca dello "stato di incuria e disagio nella quale versa la straordinaria città che tanto amiamo", Myrta Merlino ha deciso di scrivere una lettera al Corriere della Sera nella quale denuncia un episodio che le è capitato di recente. La giornalista di La7 vive nel centro storico di Roma, tra il Pantheon e il Parlamento. Una sera è uscita con l'auto del figlio e "dopo oltre 45 minuti di ricerca forsennata" è riuscita a trovare un parcheggio nelle strisce blu riservate ai residenti.
Myrta Merlino, Tardelli scopre la rimozione forzata
Per due giorni l'auto resta parcheggiata in piazza del Collegio Romano, ma quando il suo compagno, Marco Tardelli, esce a prendere la macchina per svolgere alcune commissioni, "si trova dinanzi una inaspettata sorpresa".
L'auto è stata rimossa, la piazza è completamente chiusa e transennata per le riprese di un set cinematografico. Roma caput mundi. Il cinema reclama i suoi scorci da sogno e a noi semplici cittadini, colpevoli di non aver vigilato quotidianamente se le strisce blu avessero d'improvviso cambiato colore, non resta che metterci in contatto con il numero verde (auguri!) per cercare di conoscere il nostro destino.
La Merlino è nota per il suo carattere fumantino: proprio qualche mese fa è finita nell'occhio del ciclone per le denunce dei lavoratori di La7 contro i suoi comportamenti "incivili e maleducati". Dinanzi alla rimozione dell'auto, ha dovuto mettere mano al portafoglio: le è toccato recuperarla al deposito fuori dal Raccordo anulare, a decine di chilometri da casa, e pagare l'ammenda che per lo stallo arriva a oltre 200 euro, alla quale si è aggiunta persino una multa.
E tutto questo per aver parcheggiato regolarmente, dopo una lunga ricerca, proprio su quelle strisce blu che sono poche e vanno a ruba e per le quali paghiamo centinaia di euro all'anno come titolari di permesso per l'ingresso nella Ztl.
La conduttrice del talk L'aria che tira ricorda infatti che "un cittadino residente nel centro di Roma da alcuni anni per poter tornare a casa con la propria auto deve pagare un permesso di accesso alla zona a traffico limitato" e che prima non era così perché "almeno i residenti avevano un accesso gratuito per la propria autovettura".
Myrta Merlino, l'auto e le "vessazioni quotidiane"
La Merlino chiude la sua lettera al Corriere specificando che sì, si vuole "lagnare" perché "l'amaro che resta in bocca sa di vessazione arbitraria". Nel mirino finisce l'amministrazione del sindaco Roberto Gualtieri.
Piccole vessazioni quotidiane che però accomunano nella rabbia milioni di residenti: trasporti pubblici inadeguati, cantieri perennemente aperti, buche assassine, eventi gestiti a danno di chi lavora in città, assenza di regole e di indicazioni. Siamo la Capitale, la città più ambita, la meta e il sogno di tutto il mondo. Eppure, scontiamo la sorte di tanta meraviglia per la sola colpa di viverci dentro. Ognuno ha la sua pena. Questa volta è toccata a me. Ma questa volta non sto zitta. Fatelo anche voi...