Il vestito femminista sfoggiato dalla Portman agli Oscar fa infuriare la McGowan: nasce una lite tra social e comunicati stampa
L'abito Dior sfoggiato da Natalie Portman agli Oscar 2020 fa discutere. L'attrice ha indossato una creazione haute couture che omaggia tutte le registe snobbate dall'Academy in questa stagione dei premi. Il vestito in tulle di seta nero è caratterizzato da spighe di grano e fiori selvatici ricamati in filo d'oro antico Vermont: la lunga mantella di lana e seta porta cuciti sul bavero i nomi delle donne di punta del 2019, ovvero Lulu Wang, Greta Gerwig, Lorene Scafaria, Marielle Heller, Mati Diop, Melina Matsoukas, Alma Har'el e Céline Sciamma.
Natalie Portman, Oscar 2020 con Dior
La Portman ha postato un'immagine della cerimonia di premiazione su Instagram, dedicando lo scatto del suo abito a quelle "donne straordinarie che non sono state riconosciute per il loro incredibile lavoro".
Questo post è stato preso di mira da Rose McGowan: l'attrice che ha fatto esplodere lo scandalo Harvey Weinstein, rivelando per prima le violenze subite dal produttore, ha usato Facebook per definire la collega una "falsa" e il suo vestito "profondamente offensivo".
Il tipo di protesta che riceve recensioni entusiaste dai media mainstream per il suo coraggio. Coraggioso? No, neanche lontanamente. Sembra più un'attrice che recita la parte di qualcuno che si preoccupa per te. Come fanno molti di loro.
La McGowan si dice "disgustata" e precisa che la Portman ha recitato per pochissime registe nell'arco della sua carriera e che la sua società, la Handsomecharlie Films, ha prodotto soltanto un film diretto da una donna: l'esordio alla regia di Natalie stessa, Sognare è vivere.
Voi attrici di serie A potreste cambiare il mondo se prendeste posizione invece di essere il problema. Sì, tu, Natalie: tu sei il problema. Le belle parole sono il problema. Fingere di sostenere le altre donne è il problema.
L'ex star di Streghe conclude l'invettiva con un'esortazione alla correttezza.
Non c'è nessuna legge che dice che è obbligatorio assumere o sostenere le donne. Certamente ci riuscirai. Ma smettila di fingere di essere una specie di campionessa per qualcosa di diverso da te stessa. Quanto a me, sarò qui ad alzare la voce e a lottare per il cambiamento senza alcun compenso. Questo si chiama attivismo.
Rose McGowan oggi: post al veleno, la Portman replica
La replica di Natalie Portman non si è fatta attendere. In una nota stampa, l'attrice concorda con Rose McGowan: il suo non è stato un gesto coraggioso.
Coraggioso è un termine che associo più fortemente ad azioni come quelle delle donne che hanno testimoniato contro Harvey Weinstein nelle ultime settimane, sotto una pressione incredibile.
L'obiettivo della Portman con quell'abito è stato semplice: sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di offrire più opportunità alle donne registe.
È vero, nella mia carriera sono stata diretta da poche donne. Ho fatto cortometraggi, spot, video e lungometraggi con Marya Cohen, Mira Nair, Rebecca Zlotowski, Anna Rose Holmer, Sofia Coppola e Shirin Neshat. Purtroppo, i film mai fatti che ho cercato di realizzare sono una storia di fantasmi.
La Portman chiude il suo comunicato citando uno studio di Stacy Smith della University of Southern California, che documenta la mancanza di film prodotti dalle major diretti da donne, e sottolineando le difficoltà che le registe affrontano sui set e ad arrivare ai grandi festival.
Io ci ho provato, e continuerò a farlo. Anche se non ho ancora ottenuto alcun successo, sono fiduciosa che stiamo facendo il primo passo verso una nuova fase.
Fonte foto copertina: https://youtu.be/_NKXqc5vAN8
Fonte foto: https://www.facebook.com/RoseMcGowan/