Samantha, vittima dello stupro di Roman Polanski: "Tarantino si è scusato"

Samantha Geimer, violentata da Roman Polanski nel 1977, in un'intervista ha raccontato della telefonata ricevuta da Quentin Tarantino nella quale il regista si è scusato per le sue vecchie dichiarazioni

Samantha Geimer, vittima della violenza sessuale avvenuta nel 1977 che ha portato Roman Polanski ad allontanarsi dagli Stati Uniti, ha rilasciato a Indiewire un'intervista nella quale è tornata sulle dichiarazioni di Quentin Tarantino inerenti agli scandali legati alle molestie e alle violenze sessuali nel mondo del cinema. La donna ha raccontato di essersi chiarita con l'autore di Pulp Fiction, che le ha telefonato per chiarire e chiedere scusa.

Samantha Geimer, le dichiarazioni

Samantha Geimer ha spiegato di non aver criticato apertamente Tarantino per aver detto quindici anni fa che quanto accadutole non poteva essere definito uno stupro; il tempo trascorso ha fatto assumere maggiore consapevolezza al regista:

L'idea era che certamente ora sa di più. La frase in cui si sostiene abbia detto che volevo essere "violentata" non so da dove provenga, ma non l'ha mai detta. Quello che stavo cercando di dire a chi mi ha chiamata per intervenire sulla situazione è che non mi importa. Non mi importa quello che dice la gente, non sono sconvolta, questo e cose peggiori mi sono accadute per anni. E inoltre sono consapevole che il mio stupro sia stato usato per attaccarlo ed è qualcosa che non mi piace affatto.

Samantha Geimer ha poi aggiunto:

Credo si renda conto che ciò che ha detto per sconvolgere ha a che fare con una persona reale, ovvero me, e non ci stava pensando in quel momento. Si è sentito in colpa. Durante la telefonata l'ho fatto parlare di alcuni dei suoi film, non volevo perdere quell'opportunità. E' stato sincero nelle sue scuse e gli ho detto che mi sembrava la situazione fosse usata per attaccarlo da parte di persone che non si preoccupano di quanto accaduto a me e quello è qualcosa che mi offende

Samantha Geimer, Quentin Tarantino parla del suo nuovo film

Geimer e Tarantino hanno quindi ufficializzato la pace parlando di cinema. Hanno parlato di Una vita al massimo di Tony Scott (1993), film amato da entrambi, e di Per favore, non mordermi sul collo (1967), diretto proprio dall'invitato di pietra Roman Polanski, altro film particolarmente apprezzato dai due. Quentin Tarantino ha anche spiegato alla donna che il suo prossimo progetto, 1969, non ruoterà specificatamente intorno all'omicidio di Sharon Tate, ma descriverà il clima dell'epoca.

Samantha Geimer, le dichiarazioni su Roman Polanski

Samatha Geimer ha, infine, speso parole anche per Roman Polanski, ricordando la lettera di scuse mandatale dall'autore polacco:

Mi dispiace, è stata colpa mia, non di tua madre, e mi scuso per quello che hai vissuto. Ho risposto 'Beh, lo sapevo'. Sentivo che gli dispiaceva dal momento in cui è stato arrestato. Ho pensato che lo fosse per tutta la mia vita. Non pensavo di averne bisogno, ma quando mi ha mandato quella lettera ho capito che faceva una grande differenza per mia madre, mio marito, per alcuni dei miei amici, e per i miei figli. Ha regalato un po' di sollievo a mia madre. Ha avuto realmente un significato per le altre persone intorno a me e che si preoccupano per me, e quello è stato importante. Qualsiasi cosa che possa far star meglio mia madre è qualcosa per cui sono grata

Fonte Foto https://www.facebook.com/QuentinTarantinoDirector/