Raffaella Carrà, il ritratto inedito di Famiglia Cristiana: "Aiutava i poveri e dimenticati"

Per le celebrazioni degli 80 anni della regina della televisione italiana, il settimanale rivela alcuni dettagli inediti della sua vita

Sono partire le celebrazioni per gli 80 anni di Raffaella Carrà. La showgirl italiana più famosa e amata all'estero, scomparsa il 5 luglio 2021, avrebbe spento le candeline il 18 giugno. Al ricordo della regina della televisione si unisce Famiglia Cristiana: il settimanale paolino dedica all'attrice, cantante, ballerina e conduttrice un ritratto inedito che rivela particolari finora poco conosciuti della sua vita.

Famiglia Cristiana: Raffaella Carrà serviva nelle mense dei poveri

Luciano Regolo, il condirettore di Famiglia Cristiana, spiega che Raffaella Carrà coltivava "in silenzio" un amore per i "poveri e dimenticati verso i quali non si limitava agli aiuti in denaro". 

Andava, nel più totale anonimato, a servire alle mense per gli indigenti, voleva conoscerne le storie, guardarli negli occhi, donare sorrisi e speranze. Nessuno, mentre era in vita, lo ha mai saputo.

La profonda spiritualità della Raffa nazionale è nota. Quel che in pochi sanno è che la Carrà aveva un legame speciale con la figura di Padre Pio. Nel 2002, l'anno della quarta edizione del programma cult Carràmba! che sorpresa, celebrò in diretta televisiva la canonizzazione del santo da Pietrelcina con lo speciale Padre Pio - L'uomo che si innamorò di Dio.

La trasmissione ebbe un clamoroso successo su Rai 1. Da allora, dopo aver accolto con entusiasmo l'invito ad inaugurare come madrina il Centro comunicazioni realizzato a San Giovanni Rotondo, la soubrette andò spesso in visita privata sia a Pietrelcina che nel paese pugliese.

Raffaella Carrà, Padre Pio "un uomo energico e pragmatico"

Il frate Stefano Campanella rivela a Famiglia Cristiana che la Carrà continuò a frequentare la città garganica "da semplice pellegrina". "Di questo uomo mi ha colpita la sua grande energia, il suo carisma, il fatto di essere un uomo estremamente pragmatico e costruire qualche cosa, che lui aveva sentito sulla sua pelle", disse del Cappuccino stigmatizzato in un'intervista a Padre Pio TV.

Ho conosciuto sempre di più gli angoli del suo animo, gli avvenimenti della sua vita, sono stata a Pietrelcina, ho visto le stanze. Più lo conosci e più è come una calamita. Che ti attira e vuoi saperne ancora di più.

Campanella racconta anche la drammatica telefonata che gli fece Sergio Japino, dicendogli che l'ex moglie stava molto male, non aveva neppure la forza di alzarsi dal letto e gli chiese di poter celebrare la Messa a casa sua.

L'evoluzione del tumore polmonare fu più veloce. Spegnendosi, però, la showgirl riuscì a esprimere il desiderio che le sue ceneri, prima della tumulazione, fossero portate a San Giovanni Rotondo.

Così avvenne: la sua urna funeraria ha fatto tappa a San Giovanni Rotondo prima di andare all'Argentario, dove è stata tumulata.