Renato Pozzetto: "Al cinema volevo sperimentare ma mi hanno scartato"

Renato Pozzetto racconta i suoi tentativi nel mondo del cinema e della sua amicizia con Cochi e Frassica

Negli anni '70-'80 aveva letteralmente dettato legge nel cinema italiano, facendo divenire verde d'invidia persino il re della comicità italiana Paolo Villaggio. Renato Pozzetto è stato uno degli attori comici più amati d'Italia per un periodo lunghissimo. 75 anni lo scorso luglio e più di 60 film all'attivo, in coppia con la spalla di sempre Cochi, Pozzetto oggi fa poco parlare di lui.

Il rimpianto del cinema e il fallimento della televisione

"Di film ne ho fatti tanti. Tanti potevo fare a meno di farli, ma tanti li ho fatti con piacere. Quando fai un film che va bene poi magari puoi chiedere qualcosa che normalmente non ti farebbero fare. Ho cercato con tutti i mezzi che avevo a disposizione di portare la vena cabarettistica nel cinema, ma non ci sono riuscito. Non sono stato in grado di trovare una strada nuova e interessante", afferma l'attore, rimpiangendo di non essere riuscito a trovare quel varco che gli avrebbe permesso di portare nel cinema la sua comicità. Renato ha tentato anche con la televisione, cercando di tornare in auge con Nino Frassica e un'idea sperimentale ma, afferma, "Oggi la Rai vuole solo preti e carabinieri".

La decennale amicizia con Cochi: anni di comicità pura

Renato Pozzetto ha condiviso gli anni della fama con il suo amico e collega Cochi, con cui il binomio era inscindibile. Insieme hanno fatto ridere milioni di italiani. "C'erano sempre delle pause, perché si pensa sempre che l'altro risponde e intanto pensi cosa ci sia dopo. Quando siamo arrivati noi, gli attori che occupavano il nostro spazio, quello dell'umorismo, venivano dalla rivista o dalla radio. Noi invece eravamo abituati a stare su una pedana piccola, con una chitarrina, due sedie e una luce".