Robert Pattinson ha rischiato il licenziamento da Twilight: ecco perché

L'attore lo ha raccontato al New York Times: era troppo indisciplinato, lo salvò l'intervento dell'agente

Twilight senza Robert Pattinson? Sarebbe potuto succedere, dato che l'attore ha confessato di essere quasi stato cacciato dal set. Edward Cullen avrebbe dunque potuto avere un altro volto e non quello di Pattinson, visto quanto dichiarato da lui stesso nel corso di un'intervista al New York Times, durante il Festival di Cannes. Tutto dovuto ad un atteggiamento troppo ribelle, che quasi lo aveva fatto licenziare. Per fortuna di Pattinson gli agenti del ragazzo riuscirono a mettere le cose a posto e ad evitare il peggio. "E’ stata una grande fortuna aver potuto lavorare con quel gruppo di persone. Se hai fatto cinque film di una serie devi accettare la responsabilità che comporta interpretare quel personaggio", ha detto Pattinson. 

Robert Pattinson, in Twilight qualche contrasto sul set...

Un vampiro indisciplinato, insomma. A quanto pare, come raccontato dallo stesso Pattinson, alla base dei contrasti, dopo il pirmo film del 2008, c'era il suo metodo di recitazione, che ha causato numerosi scontri sul set di Twilight. Così il suo agente prese un aereo per raggiungerlo e per convincerlo a non andarsene. "Ero così determinato a fare sul serio. Non volevo accettare compromessi. In realtà non credo di averlo fatto", ha detto l'attore inglese. 

Pattinson e la paura dei paparazzi

Di recente il film Good Time dei fratelli Safdie è stato presentato al Festival di Cannes. In quella occasione Roberto Pattinson ha parlato della paura, avuta durante le riprese a New York di essere paparazzato: "Due mesi prima di girare, ho cominciato a frequentare le strade di New York per prepararmi. Ero preoccupato e nervoso all'idea dei paparazzi per le strade, dei fan col telefonino pronti a immortalarmi sul set. Eppure durante le riprese, grazie al trucco nessuno mi ha riconosciuto. Ho avuto modo di entrare nel personaggio senza problemi. Avevo l'obiettivo della cinepresa sulla mia faccia e nessuno ci faceva caso, nel frattempo Josh mi dirigeva via sms. E' stata un'esperienza incredibile", ha detto l'attore