«Ancora due film e poi non reciterò più» dopo Tarantino, l'addio a un altro grande del cinema

Pochi giorni fa l'annuncio del ritiro di Quentin Tarantino, oggi Robert Redford rincara la dose: ancora due film e poi non reciterà più...

Che cosa sta succedendo nel mondo del cinema? A pochi giorni dall'annuncio shock di Quentin Tarantino («Probabilmente farò soltanto 10 film, così sto già pianificando che cosa fare dopo aver raggiunto quella cifra... Ne ho ancora due da fare e a un certo punto voglio fermarmi. Quello che voglio fare è semplicemente scrivere romanzo, scrivere e dirigere pezzi teatrali. Vorrei, per esempio, sviluppare un adattamento teatrale di The Hateful Eight, perché mi piace l'idea che altri attori possano interpretare i miei personaggi e sono curioso di vedere cosa accadrà») un altro grande attore ha deciso di ritirarsi.

Ancora due film: Our souls at night con Jane Fonda e Old man with a gun con Casey Affleck, e, poi Robert Redford, uno dei divi più prolifici della storia di Hollywood, porrà fine alla sua carriera di attore.

«Dopo aver finito i due prossimi progetti a cui sto lavorando, dirò arrivederci e grazie», ha dichiarato Redford al blog Walker Art.

Ve lo immaginate già in poltrona o a dare da mangiare alla anatre al parco come un classico pensionato? E invece no, dovrete ricredervi: Redford non ha intenzione di fermarsi del tutto:

«Mi concentrerò solo sul ruolo di regista. Sono una persona impaziente ed è difficile per me restare seduto e aspettare per fare un ciak dopo l'altro. Alla mia età mi dà più soddisfazione dipingere perché non devo dipendere da nessuno», ha aggiunto l'attore.

Con 80 anni compiuti il 18 agosto e due Oscar sulla mensola, l'attore avrebbe ogni motivo di riposarsi un po'. Solo pochi mesi fa, in occasione della promozione del film Il drago invisibile, aveva dichiarato:

«Io non penso a invecchiare, penso a continuare. Credo sia la curiosità la mia arma vincente. Lo scorrere del tempo non ha mai frenato questa qualità».

«Non ho mai voluto essere uno di quei vecchietti che si siedono sotto il portico di casa e un giorno si rendono conto che ci sarebbero state ancora mille cose da fare».