Addio a Roberto Draghetti: è morto l'indimenticabile doppiatore

È stato la voce italiana di Jamie Foxx, tre personaggi de I Simpson e tantissimo altro tra cinema e tv

Roberto Draghetti, la voce italiana di star di Hollywood come Jamie Foxx, Josh Brolin, Idris Elba e Terry Crews, è morto a Roma all'età di 59 anni. Il doppiatore, nato il 24 agosto 1960 e fratello di Francesca (doppiatrice ed ex attrice della Premiata Ditta), avrebbe spento 60 candeline esattamente tra un mese. La causa della scomparsa è stato un infarto.

Roberto Draghetti, causa morte un infarto: l'addio sui social

Indimenticabile e straordinario professionista del doppiaggio, nel corso della sua lunga carriera Draghetti ha prestato la voce a tantissimi attori del mondo del cinema: da Jamie Foxx (il più doppiato: ben 12 film, da Alì a Come ammazzare il capo) a Djimon Hounsou in Aquaman, passando per Mickey Rourke in C'era una volta in Messico e Sin City e Benicio del Toro in Paura e delirio a Las Vegas e La promessa.

Hanno la sua voce innumerevoli personaggi delle serie, come il boss Tony Ciccione, il criminale Snake e il sovrintendente Chalmers de I Simpson, il lemure Maurice de I pinguini di Madagascar, Cyborg di Teen Titans e il cattivo Douglas Bullet di One Piece. Nel discusso ridoppiaggio targato Netflix di Neon Genesis Evangelion, Draghetti è stato la voce di Gendo Ikari, il papà del protagonista Shinji.

Tra i suoi tantissimi doppiaggi spiccano anche le voci di Ricardo Montemayor in Beautiful, il vanitoso (nonostante i soli tre capelli sulla testa) Eddy in Ed, Edd & Eddy, l'enorme capo dei Gorka Magnacat in Monster Allergy e Keats nel videogioco Folklore

Roberto Draghetti: La casa di carta e tanto altro

Uno dei suoi doppiaggi più celebri è stato quello di Mosca, il rapinatore interpretato da Paco Tous, nella serie spagnola La casa di carta.

La scomparsa di Draghetti è stata commentata sui social con messaggi di cordoglio da parte di colleghi ed amici come Riccardo Polizzy Carbonelli ("Amico e grande persona", scrive il Roberto Ferri di Un posto al sole) e Luca Ward, il quale ricorda che "avrebbe compiuto 60 anni fra un mese: la vita è assurda". 

Nelle sue lezioni, Draghetti spiegava ai suoi allievi che "il doppiatore è un attore, quando manca questa esperienza il doppiaggio non sarà mai un buon doppiaggio". "Non sempre la voce originale aiuta il doppiatore. In alcuni casi – amava ripetere – il doppiatore è chiamato a recuperare le espressioni necessarie per rendere la scena più credibile".

Il consiglio numero uno per chi voleva intraprendere questa carriera era sempre lo stesso: "Non parlate sul primo ascolto. Assorbite il più possibile l'atmosfera della scena, guardando i volti e soprattutto gli occhi degli attori".

Italia 1 ha voluto ricordare l'attore con questo commosso post sull'account Facebook.

Fonte foto interna: https://twitter.com/NUOVOIMAIE