"Qualcuno dovrebbe prenderlo per le caviglie e scuoterlo fino a quando non smetterà di essere un enorme str...", dice l'ex Pink Floyd
Roger Waters è intervenuto a modo suo sulla guerra in corso a Gaza, descrivendo le azioni dell'esercito israeliano come "inconcepibili" e bollando come "disgustoso" il collega Bono Vox. Il cantante degli U2 ha preso apertamente posizione a sostegno di Israele, sia nelle interviste rilasciate alla stampa che nei post sui social e durante i recenti concerti della band irlandese in tutto il mondo.
Bono Vox pro Israele fa infuriare Roger Waters
Nel corso di un live degli U2 allo Sphere di Las Vegas, il frontman ha introdotto il classico Pride (In the Name of Love) minimizzando l'enormità dei crimini che Israele sta commettendo a Gaza.
Alla luce di ciò che è successo in Israele e a Gaza, una canzone sulla non violenza suona persino ridicola. Le nostre preghiere sono sempre state per la pace e per la non violenza, ma i nostri cuori e la nostra rabbia sapete da che parte stanno.
Cantando Pride, Bono ha poi cambiato il testo della canzone, inserendo riferimenti al mattino presto del 7 ottobre (giorno dell'attacco di Hamas che ha fatto centinaia di vittime israeliane) invece del 4 aprile e alle stelle di David al posto del cielo di Memphis.
Roger Waters: Bono Vox "disgustoso" su Israele
La presa di posizione di Bono, che durante lo stesso concerto a Las Vegas ha anche reso omaggio ad Alexei Navalny, non è piaciuta a Roger Waters. L'ex leader dei Pink Floyd, attivista per la causa palestinese e promotore nell'opinione pubblica internazionale per il cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, fa a pezzi il cantante degli U2 in un'intervista ad Al Jazeera.
Mia madre mi diceva sempre che, di fronte a problemi difficili, la prima cosa da fare è leggere, leggere, leggere e leggere. Poi, la parte successiva è facile: fare la cosa giusta. Chiunque conosca Bono dovrebbe andare a prenderlo per le caviglie e scuoterlo... fino a quando non smetterà di essere un enorme stronzo.
"Ogni mattina ci svegliamo tutti sbalorditi e disgustati dall'entità sionista che sta commettendo questo genocidio", aggiunge il compositore inglese. Fatto fuori dalla casa discografica BMG che ha sciolto il contratto col musicista proprio per le sue posizioni filo-palestinesi, Waters respinge ogni accusa di anti-semitismo che gli piove addosso da anni: le sue proteste sono contro le politiche di Israele, mai contro gli ebrei. "La portata e l'enormità del crimine che sta commettendo Israele è così grande che è difficile capacitarsene e immaginare come rispondere", conclude Waters.