Via col Vento, 50 anni senza Vivien Leigh, l'indimenticabile Rossella O'Hara

Il ritratto di Vivien Leigh, che moriva 50 anni fa: diva elegante e raffinata del cinema hollywoodiano, volto indimenticabile di Rossella O'Hara nel kolossal Via col Vento

Cinquant'anni fa moriva Vivian Leigh, volto indimenticabile di Rossella O'Hara del film Via col Vento, tratto dall'omonimo libro di Margareth Mitchell. Un personaggio che, nel 1939, rese l'attrice un icona immortale del cinema holllywoodiano grazie a un kolossal, tutt'oggi considerato un vero e proprio capolavoro del cinema a stelle e strisce. Via col Vento ha consacrato Vivien Leigh come diva elegante del cinema americano, affascinante e dalle movenze delicatamente aristocratiche che bucavano lo schermo. Una bellezza unica, dalla pelle candida e dai capelli scuri, che contrastavano con degli ammalianti occhi verdi che facevano trapelare la sua indole ribelle e impetuosa. Il magnetismo che la caratterizzava, faceva cadere tutti gli uomini ai suoi piedi, i quali difficilmente erano in grado di resistere al suo indiscutibile charme.

Vivien Leigh, una vita da diva raffinata

Via col Vento ha consacrato Viene Leigh come diva elegante del cinema americano, affascinante e dalle movenze delicatamente aristocratiche che bucavano lo schermo. Una bellezza unica, dalla pelle candida e dai capelli scuri, che contrastavano con degli ammalianti occhi verdi che facevano trapelare la sua indole ribelle e impetuosa. Il magnetismo che la caratterizzava, faceva cadere tutti gli uomini ai suoi piedi, i quali difficilmente erano in grado di resistere al suo indiscutibile charme. Vivien Leigh – nome d'arte di Vivian Mary Hartley – nacque a Darjeeling, in India: il padree era un agente di cambio, proveniente dallo Yorkshire, la madre, invece, Gertrude Yackje, era anglo-indiana, la quale trasmise alla figlia l'amore per il teatro, nonché i geni della bellezza.

Ecco la Leigh da bambina, insieme alla madre:

 
All'età di sei anni, fu mandata dalla madre a studiare a Londra, in un severo college, dove mancava anche il riscaldamento. Viviene, però, conservò ricordi felici di quegli anni, durante i quali si dedicò allo studio della letteratura e della musica. Qui incontra Maureen O'Sullivan, la futura Jane nei Tarzan con Johnny Weissmuller. Nel 1928, si trasferisce in un collegio di suore a Sanremo, delle quali non apprezzerà né l'ipocrisia, né la severità: proprio in Italia, iniziò a dimostrare i suoi sbalzi d'umore. 

Vivien, ribelle e impetuosa, parla del suo ruolo di madre e donna fatale

Il suo nome d'arte lo ereditò da Leigh Holman, dal quale ebbe la figlia Suzanne nel 1933. Parlava bene francese, inglese, tedesco e un po' di italiano e riusciva a mettere da parte l'eleganza di cui era portatrice – se necessario – per adattarsi alle situazioni più disparate. Non si faceva problemi a corteggiare un uomo, anche se sposato, come avvenne per Laurence Olivier e per il padre della sua bambina. Anche se amava molto sua figlia, l'attrice dichiarò di non riuscire a tenere a bada il suo amore per la recitazione, che portò avanti, anche contro il parere del marito:

Amavo la mia bambina, ma avevo 20 anni e con la incosciente sincerità della gioventù sentivo che non potevo ridurmi a fare solo la mamma e la moglie.

Vivien Leigh, volto indimenticabile di Rossella O'Hara in Via col Vento

La sua carriera da attrice è costellata di diversi titoli: da Things Are Looking Up a The Mask of Virtue, per poi passare ad Elisabetta d'Inghilterra (e tante altre pellicole) nelle quali dimostrò di avere fascino, bellezza e tanta bravura. Il film, però, che l'ha resa immortale è Via col Vento, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Margareth Mitchell.  Qui una foto tratta dal film:

 

Il film, che si svolge nel 1961, racconta di Gerald O'Hara, ricco proprietario terriero di una tenuta e di una piantagione di cotone, situata in Georgia, nella città di Atlanta. La figlia Rossella, di 16 anni, è molto bella ma altrettanto capricciosa, diventa ancora più ribella e testarda col passare del tempo, procurandogli non pochi guai. La bella vita, i corteggiatori, i primi amori e le tavole bandite di cibo diventano un ricordo sbiadito, quando la Guerra Civile raggiunge il paradiso in cui vive. Rossella ama Ashley Wilkes che non la ricambia, poiché legato alla cugina della ragazza, Melania Hamilton. Lei le dichiara comunque il suo amore, durante la festa di fidanzamento. Il ragazzo, seppur attratto da Rossella, le dice che per lei prova solo del benne fraterno. Le nozze tra i due sono anticipate, per via del conflitto: sconvolta e rattristata, Rossella sposa il fratello di Melania, Charles Hamilton che morirà in guerra. Rossella resta da sola a casa ed è incinta: partorisce il figlio, che chiamerà Wade. Torna ad Atlanta e si comporterà in un modo poco consono a una donna che ha appena perso il marito. Le ragazze saranno aiutate da Rhett Butler – avventuriero che Rossella conosce durante il ricevimento del suo amato Ashley – a scappare verso Tara.

Vivien Leigh e la morte precoce

Vivien si amalò di turbecolosi di cui soffrì per ben venti annie che le fu fatale il 7 luglio del 1967 quando l'attrice, nel tentativo di raggiunge il bagno, fu colpita da un collasso in seguito all'entrata di liquido nei polmoni e a una conseguente emorragia interna. Si spense all'età di 54 anni. Vivien venne cremata al Golders Green Crematorium e le sue ceneri furono sparse nel laghetto di Tickerage Mill, residenza dell'attrice presso la località di Blackboys, nel Sussex.

Fonte immagine in evidenza: https://www.facebook.com/VivienLeighLegend/