Sanremo 2024, l'appello di Antonio Rezza ad Amadeus: "Basta immondizia, ci vuole il talento"

Il geniale attore e regista si "auto-invita" al Festival: "Ci andrei perché so che mi divertirei molto"

Antonio Rezza si candida ad andare a Sanremo 2024. Il geniale attore e regista si "auto-invita" al Festival nel corso di un'intervista concessa ad Antonella Nesi dell'Adnkronos. Rezza è in scena nello spettacolo musicale Extralishow - Una storia punk ai confini della balera, diretto da Elisabetta Sgarbi e interpretato da Extraliscio, Davide Toffolo e Leo Mantovani. Una prima volta che dal Teatro Menotti di Milano potrebbe arrivare, magari, direttamente all'Ariston.

Antonio Rezza: Sanremo? Ci andrei, mi divertirei molto

"C'è tanta, troppa immondizia. Si è persa anche l'armonia, c'è solo strillo. E soprattutto è pieno di poveracci che si affannano più ad affermare loro stessi come autori che le loro opere. Io invece penso che l'opera sia superiore a chi la fa", dichiara Rezza parlando dell'attuale musica italiana.

Oggi è una rincorsa ad apparire. Tutto questo rappare falso, che fa il verso agli americani. In Italia riesce bene a pochi, mi vengono in mente Caparezza e Frankie Hi-Nrg. L'ultimo Sanremo è stato veramente poco decoroso per quello che riguarda la qualità musicale. 

L'edizione 2024, dal 6 al 10 febbraio prossimi, sarà la quinta consecutiva (e ultima) per Amadeus. Chi saranno i 26 concorrenti? Il nome di Antonio Rezza, Leone d'Oro alla carriera per il teatro nel 2018 insieme all'inseparabile Flavia Mastrella, sarebbe davvero un colpo a sorpresa.

Ci andrei, ci andrei perché so che mi divertirei molto. Se ci promettono di non toglierci il Leone d'Oro, io a Sanremo ci vado. Ma non credo ce lo toglierebbero. E non so se ci inviterebbero. Ma io andrei per far vedere come si può cantare senza avere un secondo fine.

Sanremo 2024: Amadeus invita Antonio Rezza!

Altro che vecchie glorie imbalsamate, pseudo-icone LGBTQ+, trapper finto-trasgressivi e fuoriusciti dai talenti televisivi che piacciono al pubblico giovane. Rezza andrebbe a Sanremo per sconvolgere gli spettatore con l'unico strumento doveroso e possibile: l'arte.

Vai all'Ariston e li sconvolgi bene bene ma non perché fai scandalo sedendoti su uno in prima fila, non li sconvolgi con la sessualità che è naturale, li sconvolgi con il talento. Le persone meritano di essere sconvolte attraverso la virtù. Il talento sconvolge molto di più della sessualità, di cui non bisognerebbe nemmeno stare a parlare perché ognuno con il proprio corpo fa quello che vuole.

Accompagnato da Maurizio Catania e Federico Carra, in scena Rezza non propone soltanto cover ma anche inediti come La macchina, Ave Maria e Vita ultraterrena. Nei piani, non a caso, c'è l'idea di far uscire un disco "perché i brani che abbiamo scritto sono tanti". Chissà se Amadeus avrà voglia (e coraggio) di ripetere l'esperimento fatto nel 2021 proprio con gli Extraliscio, finiti in gara con Bianca luce nera.