Ricordate la bambina col cappotto rosso di 'Schindler's List'? Oggi aiuta i rifugiati ucraini

La bambina che, nel film di Spielberg indossava un cappottino rosso, oggi è una donna adulta che aiuta i rifugiati ucraini.

Circa 28 anni dopo aver preso parte a Schindler's List, la bambina con il cappotto rosso indossa - oggi - un gilet giallo. Olivia Dabrowska aveva quattro anni quando è apparsa nel dramma sull'Olocausto di Steven Speilberg del 1994. La ragazza, oggi, ha 32 anni e vive in Polonia: è fonte di speranza per i rifugiati ucraini che attraversano il confine, in quanto li aiuta in questo difficile momento. 

Schindler's List: Olivia Dabrowska oggi aiuta i rifugiati ucraini

La bambina che indossava il cappotto rosso in Schindler's List di Steven Spielberg oggi è una donna di 32 anni, impegnata nel supportare i rifugiati ucraini, scappati dal loro paese, a causa della guerra con la Russia. La ragazza rivela che ciò che ha visto finora è indescrivibile, "perché non ho le parole giuste nella mia mente", ha scritto. "Nessuno, che non l'ha mai visto, può immaginare questo incubo negli occhi di quelle persone". Una foto della Dabrowska:

È arrivata al confine il 13 marzo, poco dopo che la Russia ha bombardato la città ucraina di Yavoriv. "A soli 20 chilometri dalla Polonia", ha scritto. "Così vicino! Ho paura, ma questo mi motiva di più ad aiutare i rifugiati". La Dabrowska ha anche espresso la sua preoccupazione per i tanti bambini piccoli costretti a fuggire dalle loro case: "Quei bambini...mio Dio, riesco a malapena a trattenere le lacrime".

Le donazioni per il popolo ucraino

Due giorni dopo, il 15 aprile, ha aperto un conto in valuta estera al fine di chiedere donazioni per i rifugiati ucraini. "Ho chiamato questo evento di beneficenza #HopeForUkraine, perché la cosa di cui abbiamo più bisogno in questo momento è la speranza", ha concluso.

Come ricorderete, da bambina nel film di Steven Spielberg, l'attrice era l'unica ad avere il cappottino rosso, in un mondo monocromatico, simbolo non solo dello spargimento di sangue operato dai nazisti, ma anche ddella possibilità di avere una nuova alba.