Produttore con l'Anonymous Content di film come 'Il caso Spotlight' e 'Revenant', Steve Golin è morto all'età di 64 anni
Steve Golin, il produttore premio Oscar fondatore della Anonymous Content, è morto all'età di 64 anni. Golin si è spento nella sua casa di Los Angeles: da anni combatteva contro il cancro. Il produttore è stato un pioniere nell'unire il business del talent management con la produzione. Con la sua Anonymous Content, creata nel 1999, aveva strappato alle major registi e attori come Steven Soderbergh, Emma Stone, Edgar Wright, Ryan Gosling, Alfonso Cuarón e Cary Fukunaga. A Golin si devono film come Se mi lasci ti cancello, Il caso Spotlight, Revenant – Redivivo e serie tv quali Tredici, True Detective, The Knick e Mr. Robot.
Steve Golin, produttore morto a 64 anni
Classe 1955, Steve Golin aveva fondato la Propaganda Films prima di lanciarsi nell'avventura Anonymous Content. Grazie al lavoro della Propaganda, aveva contribuito a realizzare Cuore selvaggio di David Lynch, The Game di David Fincher e Essere John Malkovich di Spike Jonze. Nel 1998 riuscì a vendere la Propaganda Films alla Polygram e ad uscire dalla società per fondare Anonymous Content. Con quest'ultima, ha vinto il premio Oscar per Il caso Spotlight di Tom McCarthy e ottenuto due candidature per Babel e Revenant di Alejandro G. Iñárritu.
Steve Golin, Anonymous Content e tanti successi
“Da produttore – aveva raccontato Golin a Variety – avrai sempre i tuoi successi e i tuoi fallimenti, e cercherai di capire che si tratta di fare tutto ciò in cui credi e lavorare sodo. Quando un film non ha successo, devi solo scrollarti la polvere di dosso, rialzarti e riprovarci, perché non c'è una logica in tutto questo”.
Golin lascia la moglie e i loro due figli. Il suo ultimo progetto che vedremo sul piccolo schermo a partire da maggio su Sky Atlantic è Catch-22, la nuova serie all-star prodotta da Hulu che vede nel cast George Clooney (impegnato anche come regista e produttore esecutivo), Christopher Abbott, Hugh Laurie, Kyle Chandler, Giancarlo Giannini e Valentina Bellè.
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