È morta, nella sua casa di Los Angeles, Susan Anspach, attrice che ha personificato la controcultura degli anni '60 e '70.
Susan Anspach è morta. Si è spenta una delle attrici simbolo della controcultura degli anni '60 - '70: la donna ha partecipato in film come Cinque pezzi facili e Una pazza storia d'amore, e si è spenta nella sua casa di Los Angeles all'età di 75 anni. Suo figlio, Caleb Goddard, che ne ha annunciato la morte, ascrivendo la causa del decesso a un'insufficienza coronarica. La Anspach ha interpretato Sheila, una brava ragazza, nella produzione Off Broadway del musical Hair che le ha aperto la strada verso Broadway.
Susan Anspach è morta: ripercorriamo la sua carriera
Lo spettacolo, che ha sconvolto il pubblico con il suo messaggio contro la guerra, la celebrazione del sesso non coniugale e la scena finale in cui si mostrava completamente nuda, ha avuto 45 repliche al Cheetah Theatre, un club sulla West 53rd Street. Era dicembre 1967. La carriera cinematografica di Susan Anspach è iniziata con il suo primo ruolo in The Landlord (1970) di Hal Ashby, su un giovane bianco (Beau Bridges) che acquista un edificio in un quartiere nero di Brooklyn. Il suo secondo film, Cinque pezzi facili, diretto da Bob Rafelson, interpreta la sofisticata intellettuale New Age che dorme con Jack Nicholson nonostante sia fidanzata con suo fratello. In Provaci ancora, Sam (1972), si cala nei panni dell'ex-moglie di Woody Allen, un avvocato che lascia per seguire un musicista, che scrive canzoni sulla libertà.
Un'attrice talentuosa
Susan Anspach nasce a Florence, nel Queens, il 23 novembre 1942, dove è stata cresciuta, in un primo momento, da una prozia, poi dai suoi genitori, ai quali si è unita all'età di 6 anni. La Anspach ha lasciato casa all'età di 15 anni, trasferendosi con una famiglia ad Harlem. Ha ricevuto una borsa di studio alla Catholic University of America di Washington, studiando musica e teatro, e ha fatto il suo debutto nel film di Thornton Wilder Pullman Car Hiawatha in un cinema estivo del Maryland. Dopo il college, si è trasferita a New York e si è innamorata degli attori allora in lotta Dustin Hoffman e Jon Voight. Lascia i figli Caleb, Catherine Goddard; tre nipoti e un fratello, Robert Anspach. È stata definita "una delle attrici più audaci e tanetuose d'America" da Vincent Canby del New York Times:
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